Sessanta trovatelli in cerca di casa

La storia del "Centro accoglienza cani" raccontata dalla responsabile della struttura, la signora Rita Recchia

In una gabbia ci sono "Un" "Due" e "Tre", nell’altra "Tim" e "Tom", poi vengono Cleopatra, Ciampi e addirittura Bush.

La signora Rita Recchia, pensionata, si occupa infatti da diversi anni di questa centro, accudendo i cani e raccogliendo soldi per il loro sostentamento.

La giornata di Rita al centro comincia al mattino, quando inizia a cucinare sessanta pasti per gli ospiti della struttura, per poi continuare nel pomeriggio per "la merenda" e la doccia con la canna dell’acqua agli animali che scorrazzano nel prato.

«E’ un impegno importante e che farebbe risparmiare molti soldi rispetto ai costi di un canile pubblico – continua Rita. Il costo di un cane al Pradaccio (area di Laveno dove ha luogo un canile pubblico ndr) è di 230 mila lire al mese, mentre con quei soldi sono in grado di mantenerne diversi per lo stesso periodo».
Il contratto di affitto col privato proprietario del fondo scadrà l’estate prossima, ma la signora Rita non si dà per vinta: l’obiettivo è quello di dare una sistemazione definitiva e a tutti gli effetti ai sessanta ospiti del centro.
«Per questo – conclude la signora Recchia – chiediamo l’aiuto di tutti, in modo tale da poter acquistare il fondo per il quale il proprietario chiede 80 milioni. Non è un traguardo impossibile ma raggiungibile per chi volesse dare concretamente una mano agli animali».

Hanno tutti un nome, i sessanta cani ospitati nella struttura di via dello Sport 32 di Gavirate. Un canile privato, che la responsabile preferisce chiamare "Centro accoglienza cani", ma le andrebbe bene anche "Il paradiso dell’animale" o simili. «Certo non sono sola – dice la signora – vengo aiutata da alcuni volontari che durante il giorno e nei fine settimana mi danno una mano, ma questo non basta, ho bisogno di aiuti economici per sistemare le gabbie, per allacciare la fogna e risistemare l’intera area».
Quest’area esiste a Gavirate da ben 16 anni e molti sono i cani che vengono portati qui da privati. Capita che qualcuno arrivi con la volontà di adottare un animale, anche se in questo periodo, a causa degli abbandoni estivi, succede proprio il contrario.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Luglio 2001
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