Approvato il primo pacchetto di interventi per superare l’emergenza San Gottardo

Intanto i parlamentari ticinesi chiedono a Berna di venire incontro al cantone con più massicci aiuti economici

Un primo pacchetto di misure per soccorrere l’economia Ticinese arriverà proprio dal cantone maggiormente colpito dal rogo che lo scorso 24 ottobre distrusse parte del traforo del San Gottardo mettendo in crisi collegamenti ed economia d’oltreconfine. A seguito di una relazione preparata in seno al Consiglio di Stato da una commissione ad hoc – cui hanno partecipato i consiglieri Giovanni Pettinari, Sergio Morisoli e Romano Piazzini – , il Consiglio ha deciso l’erogazione di fondi da devolvere al potenziamento dei trasporti e in generale all’economia ticinese duramente fiaccata dall’incidente

Si tratta di uno stanziamento di 8.5 milioni di franchi che verrà erogato sotto forma di finanziamenti a fondo perso destinati al turismo, all’agricoltura e al rilancio dell’immagine della regione tramite una sorta di campagna di marketing.

Nel corso della loro relazione i Consiglieri di stato hanno specificato che a fronte delle misure che il Canton Ticino sta prendendo per risollevare l’economia, un particolare impegno verrà pure richiesto a Berna. Il presidente del Governo Luigi Pedrazzini ha inoltre sottolineato come l’eccezionalità dell’evento presuppone un impegno particolare per il superamento della crisi cui il Ticino non può farsi carico autonomamente.
Anche sul fronte della sicurezza sembra che le misure prospettate una volta che il tunnel sarà riaperto vedranno un impegno economico non indifferente, che il Canton Ticino preferirà affrontare con aiuti provenienti dal governo centrale.
Per evitare il ripetersi di eventi come quelli dello scorso ottobre si parla di introdurre nel tunnel misure che favoriscano maggiori controlli in entrata – mediante l’introduzione di rilevatori di calore e del divieto di trasporto di sostanze pericolose – e durante il transito del tir, prevedendo un contingentamento degli stessi e distanze di sicurezza più ampie.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Novembre 2001
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