Centro anziani: An si dissocia dalla maggioranza

La cooperativa Casa del Partigiano gestirà per trent'anni il centro di Aggregazione Anziani

La cooperativa Casa del Partigiano gestirà il nuovo centro di aggregazione anziani nell’immobile di proprietà comunale in piazza Maestri. Non a tutti, però, è andata bene questa decisione presa dal consiglio ieri sera. 

La struttura, di proprietà comunale, nella quale recentemente sono stati effettuati molti sgomberi da parte dei carabinieri, ha bisogno di una netta riqualificazione con un investimento pari a un miliardo e 160 milioni. L’amministrazione ha dichiarato di non poter investire, attualmente, in questa ristrutturazione. La cooperativa Casa del Partigiano, nata nel ’52,  ha recentemente venduto parte dell’attuale sede in Via Garibaldi e, trattandosi di una cooperativa non a scopo di lucro, ha deciso di reinvestire tutto nel sociale. In accordo con l’amministrazione comunale, la Casa del Partigiano pagherà in toto la ristrutturazione della villa, in cambio non pagherà l’affitto (60 milioni annui) per 28 anni. Il progetto è già stato redatto, i lavori partiranno in primavera e termineranno nel giro di due anni. 

All’interno della struttura, troveranno spazio, al piano terra, le sedi della Cgil, della Cooperativa stessa e 80 metri quadri che saranno a disposizione dell’amministrazione. Al primo piano di circa 320 metri quadri si installerà il centro di aggregazione anziani. L’utilità del centro non è ancora stata definita perchè a deciderla, e attuarla, saranno i membri del centro stesso, a seconda delle loro necessità. Secondo l’assessore Fausto Gianetti "la Casa del Partigiano è stata fino a oggi una realtà e un riferimento per molti cittadini. Questa giunta vuole essere di tutti; una giunta che tiene doverosamente conto anche della cittadinanza che potrebbe non averla votata, senza discriminazioni di sorta". 

Durante il consiglio comunale di ieri sera, la votazione ha portato parecchie sorprese. Tutte le forze della minoranza si sono trovate d’accordo ad appoggiare la questione, sottolineando "la valenza di questa costruzione e l’impatto positivo che avrà sulla città". Chi non si è trovato d’accordo è la forza politica, che fa parte della maggioranza, Alleanza Nazionale, la quale si è astenuta. "La nostra posizione si discosta dal resto della maggioranza – ha dichiarato Massimiliano Fragata, l’unico rappresentante di An presente in consiglio ieri sera – Non vogliamo mettere in discussione la regolarità formale ne tantomeno sostenerne l’inopportunità economica. Non possiamo però esimerci sulla scelta politica: la cooperativa che andrà a stipulare questo contratto con l’amministrazione ha una chiara commistione politica nell’ambito della sinistra, essendo rappresentata legalmente da persone che hanno ricoperto in un passato recente ruoli attivi nel partito rifondazione comunista". 

Fragata ha comunque spiegato che per questa scelta non vi è alcuna spaccatura nella maggioranza. Le obiezioni che si sono sollevate sono state molte, soprattutto quella che il centro servirà a tutti, indiscriminatamente dalla forza politica, e che non sarà chiesta nessuna tessera di appartenenza ai frequentatori del centro. Il rappresentante di An ha comunque voluto chiarire che "nonostante gli sforzi dell’opposizione sulla nostra presa di posizione, ribadisco non ideologica, non cambieranno i nostri rapporti con la maggioranza. Sappiamo comunque di non compromettere l’esito finale del voto con la nostra scelta, altrimenti avremmo rivisto la nostra posizione. Vogliamo semplicemente dire che un anziano legato o iscritto ad An, per ideologia, non verrà nel centro di aggregazioni gestito dalla cooperativa". 

Secondo Agostino Venieri, presidente della cooperativa, "sarà semplicemente un centro dove gli anziani saranno a servizio degli anziani, indipendentemente dall’ideologia politica".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Novembre 2001
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