Il Linux Day lungo il Ticino
Gli hacker della provincia si incontrano nella rete, ma da qualche mese anche in uno spazio fisico. Ne viene fuori un piccolo centro sociale e la giornata nazionale per la diffusione di informatica alternativa
Giovani, svegli e con una passione infinita per l’informatica. Non amano di certo Bill Gates e paradossalmente il loro approccio è un po’ un ritorno alle origini. La libertà di creare, aggiustare, modificare e soprattutto usare programmi liberi: in poche parole diffusione di informatica alternativa, che non può prescindere dall’utilizzo ancora misconosciuto di un sistema operativo gratuito che è Linux. E per dimostrare che tutto è molto più semplice di come appare, i ragazzi della provincia che aderiscono all’Ils, Italian Linux Society, con il loro gruppo virtuale locale promuovono il Linux Day, la prima giornata nazionale che si propone di far conoscere Linux e il software libero. I gruppi locali sono i Lug, Linux user group. Quello di Varese l’ha organizzato a Sesto Calende, ma la giornata nazionale si svolgerà contemporaneamente in altre quaranta città italiane. Tutti gli appassionati si riuniranno sabato primo dicembre in sala conferenze, presso il municipio. Scopo dell’iniziativa? «Dimostrare che questo sistema è facile da usare, facile da reperire e oggi è anche più semplice installare, e lo dimostreremo con una installazione guidata da zero – spiega Francesco De Gasperin, uno degli organizzatori – fino ad oggi Linux è stato penalizzato perché erano in pochi a conoscerlo e soprattutto in grado di installarlo». Inevitabile dunque il monopolio della Microsoft, che per i nostri giovani pionieri, contrasta, e non poco, con la loro filosofia.
Pionieri, è proprio il caso dirlo. Se infatti per loro Linux è scontato, non lo è per la maggior parte delle persone che ancora sobbalzano di fronte ad una richiesta di plug in. È anche per questo che suscita ancora molte curiosità l’hacklab (laboratorio di informatica), nato qualche mese fa sul lungo fiume di Sesto Calende. Qui alcuni giovani sestesi, età media 18 anni, fra cui Francesco De Gasperin, hanno dato vita ad un laboratorio, dove hanno portato delle macchine e installato Linux. Un luogo dove scambiare informazioni, materiali e anche socializzare. Ora infatti questo luogo, che l’amministrazione sestese ha dato in gestione ai ragazzi, è diventato un piccolo centro sociale dove si ritrovano anche alcuni del Lug. Da spazio virtuale a spazio fisico, questo piccola stanza raduna giovani che si sono conosciuti in rete e nei suoi luoghi di discussione. Vi si trovano giovani di Sesto, Varese, Azzate e Gallarate. Insomma un riferimento per tutti gli hacker del varesotto. E quando si dice hacker, non si pensi il peggio. Sabato 1 dicembre |
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