Molti punti caldi per il consiglio comunale
Al centro dell'attenzione saranno la petizione degli abitanti di Cascina Colombara e la mozione contro la guerra presentata da Rifondazione Comunista e Una città per tutti
Si tratta di un consiglio comunale piuttosto atteso quello che si svolge questa sera tra le mura della sala Aldo Moro. Dopo quasi due mesi, durante i quali non si è svolta alcuna seduta consiliare, sono molti i punti che si apprestano a essere fonte di discussione. Inoltre, quello di stasera è il primo consiglio comunale che si svolge con il nuovo regolamento. Infatti, tra i punti all’ordine del giorno, vi è l’istituzione dell’ufficio di presidenza del consiglio, organo che assumerà una particolare importanza anche perchè potrà decidere quanto tempo si potrà dedicare a ogni argomento.
Tra gli altri punti in discussione, vi sono la petizione degli abitanti della Cascina Colombara, i quali hanno chiesto all’amministrazione di fare qualche cosa per il consistente aumento del traffico che porterà la nuova zona industriale che costruirà il vicino comune di Solaro, e l’approvazione del progetto della riqualificazione dell’immobile di proprietà comunale in Piazza Maestri per la realizzazione di un Centro Anziani. Tra le mozioni, punto di discussione potrà essere la mozione di condanna e dissociazione dalla guerra presentata da Rifondazione Comunista e Una città per tutti.
In detta mozione, chiamando in causa l’articolo 11 della costituzione (““L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”), viene chiesto al consiglio comunale di approvare un documento nel quale si chieda “l’immediata cessazione dei bombardamenti e di ogni altra operazione di guerra in Afghanistan”, nonchè “che il nostro Paese si dissoci dalla guerra denominata “libertà duratura”, sviluppi in tutte le sedi ogni possibile iniziativa per la pace, provveda all’assistenza alle popolazioni profughe dell’Afghanistan, lavori concretamente per la soluzione della questione palestinese e la fine dell’embargo contro l’Iraq”.
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