Muore per una complicazione post-parto

Aveva 28 anni ed era alla sua prima maternità. Ancora sconosciute le cause del decesso

Aveva 28 anni e aveva portato a termine una gravidanza normale. Alle 21 e 30 di ieri sera, all’ospedale Del Ponte, aveva partorito una bambina. "Un parto fisiologico", come si dice in gergo medico. Tutto a posto e tutto sotto controllo, ma ad appena cinque ore da quel felice evento, la tragedia: a mezzanotte Raffaella Gaudino, residente a Brinzio e dipendente dell’azienda ospedaliera, perdeva conoscenza  e intorno alle 2 il suo cuore cessava di battere. 

Un primo allarme c’era stato subito dopo il parto: la giovane aveva avuto una perdita emoraggica, ma l’evento rientrava in una certa normalità. L’intervento dei sanitari che l’assistevano era stato immediato, la situazione era stata prontamente riequilibrata con trasfusioni e terapie. I dati degli esami clinici, ai quali Raffaella Gaudino era stata immediatamente sottoposta, avevano dato un responso assolutamente tranquillizzante. Lo staff medico aveva comunque predisposto il monitoraggio della paziente. A mezzanotte, improvviso, l’inizio della tragedia: malore profondo della donna, rapidissimo intervento dello staff medico che ha profuso ogni sforzo e che ha lottato con abnegazione e professionalità per recuperarla. L’impegno di due dei migliori professionisti della nostra città non è valso a strappare alla morte Raffaella.

Negli ambienti medici si sottolinea l’imponderabilità e l’eccezionalità di alcuni eventi. Seppure evenienza ormai piuttosto rara, la mortalità per parto non è ancora ridotta a zero. Il parto è un evento che ha suoi momenti  di criticità. Una sorta di mistero, pari a quello della vita.

Ieri atmosfera di sconforto e  tristezza tra tutti gli operatori di un reparto, che era stato gioiosamente inaugurato poco tempo fa In tutti anche la rabbia di fronte ad una situazione che non si è potuta risolvere positivamente. L’ ospedale vive un doppio lutto perché Raffaella Gaudino lavorava al centro unico di prenotazione. «Siamo affranti e sconvolti dal dolore – dice Carlo Lucchina, direttore generale dell’azienda ospedaliera-, alla perdita di una madre si aggiunge anche il dolore per la perdita di una nostra dipendente. E’ stato fatto più del possibile, lo staff medico che la seguiva era composto da grandi professionisti. Un evento imponderabile».
La verifica interna ha accertato l’adeguata operatività in ogni fase della vicenda. Comunque già ieri, di prima mattina, il tragico evento era stato segnalato alla magistratura. Il direttore sanitario, dottor Banfi, ha trasmesso la cartella clinica, chiedendo alla procura della repubblica di disporre gli esami diagnostici per accertare le cause del decesso, che, al momento, restano sconosciute. Si fanno solo ipotesi: collasso cardiocircolatorio ed embolia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2001
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