Parte il nuovo ospedale. Lucchina: «perdonateci i disagi»

Via libera ai lavori (185 miliardi) all’inizio del 2002: se li è aggiudicati una cordata guidata dalla CBM di Carpi

«Confido nella pazienza e nella collaborazione di tutti i varesini: i disagi ci saranno ma sono dovuti a un evento che migliorerà la vita di tutti»: Carlo Lucchina, direttore generale dell’ospedale di Varese sa che, pur dovendo comunicare una buona notizia, non può abbandonarsi a trionfalismi. Questa mattina ha annunciato di aver scelto la “cordata” di imprese che dai primi mesi del 2002 realizzarà il nuovo ospedale di Varese; un maxicantiere destinato però ad avere ripercussioni su tutta la vita della zona attorno all’ospedale di circolo. L’opera se l’è aggiudicata l’associazione capeggiata dalla CMB di Carpi, della quale fanno parte anche la Orion di Reggio Emilia, la CCC di Bologna e la Cic di Milano: ha vinto presentando un’offerta di 185 miliardi, ribassando di circa il 16% il prezzo iniziale. La consegna del nuovo nosocomio è prevista – da contratto – per la fine del 2004. Si tratterà come detto di un’opera colossale, dovendosi costruire ex novo un enorme edificio in grado di ospitare tutti i principali reparti dell’ospedale, a cominciare dal pronto soccorso. La costruzione si affaccerà sulla attuale via Guicciardini. Il contratto prevede anche la realizzazione di un parcheggio multipiano sull’area dove si trova l’attuale posteggio di piazzale Avis. Anzi, proprio da quest’ultimo manufatto comincerà il lavoro delle imprese. «Questo – ha detto Lucchina – comporterà la chiusura dell’attuale parcheggio, alla quale farà seguito una grande opera di scavo. Ci rendiamo conto che tutto il traffico della zona ne risentirà pesantemente, che ci saranno disagi anche per i visitatori dell’ospedale e i pazienti visto che sparirà fin da subito un’ampia area di sosta». Per limitare i disagi il manager dell’ospedale ha annunciato che sta studiando soluzioni alternative, una specialmente: trasferire in un altro punto della città, comunque non scomodo, il centro prelievi. «Chi dovrà sottoporsi all’esame del sangue e delle urine – spiega Lucchina – non dovrà in questo modo venire in ospedale, il che significa diminuire il flusso giornaliero nelle ore di punta di 400 – 500 persone. Non è stata però ancora scelta la sede alternativa». I dirigenti ospedalieri confidano nella collaborazione oltre che dei cittadini anche del Comune, in modo che le imprese rispettino i tempi prefissati. «E’ un lavoro che non poteva più essere rinviato – conclude Lucchina – la fame di spazi all’interno dell’ospedale è ormai drammatica. Il primo passo concreto per dare il via all’ospedale del terzo millennio è comunque un altro: tra sabato e domenica verranno trasferiti all’ospedale Del Ponte i reparti di maternità e neonatalogia (80 mamme e una dozzina di bambini). In questo modo da un lato si completerà la nascita del polo materno – infantile nel piccolo ospedale di piazza Biroldi, dall’altro si libereranno spazi necessari per quando il cantiere marcerà a pieni giri: al posto della attuale maternità del Circolo, infatti, vi saranno i reparti di oculistica e pneumologia.

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Pubblicato il 15 Novembre 2001
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