Ppi:”preoccupati e stupiti”
Sul futuro di Aspem intervengono il segretario provinciale e cittadino del Ppi
Riceviamo e pubblichiamo
E’ questo lo stato d’animo con cui apprendiamo del futuro dell’ASPEM.
Siamo preoccupati perché ancora una volta emerge sempre più’ chiaramente il fallimento politico della Lega.
Questo movimento che negli anni 90’ era assurto agli onori dell’opinione pubblica come (presunto) moralizzatore della politica dimostra oggi tutta la sua pochezza politica.
Cosi’ si apprende di un vertice di "maggioranza" tra il proconsole di Bossi, Giorgetti, il segretario provinciale del CDU Manzoni e l’esponente della lista civica di Montoli, Gelsomino, per decidere del futuro dell’ASPEM, decisione, quest’ultima, che dovrebbe essere presa dalla Giunta e sottoposta al controllo del Consiglio Comunale in piena autonomia.
Siamo preoccupati, nel conoscere queste anticipazioni dalla stampa (Prealpina del 1° novembre) perché ancora una volta questa Giunta non si è dimostrata all’altezza della situazione. Ha annunciato, prima ai quattro venti, la privatizzazione di un "gioiello di famiglia" come è per i varesini la municipalizzata ASPEM ed oggi ci ritroviamo, invece, di fronte ad una retromarcia, a causa del "fallimento" dell’asta, che cancellerà così tutti gli investimenti previsti.
Siamo preoccupati perché al di là della "pochezza" e del "dilettantismo" politico cui assistiamo, non vorremmo, come è accaduto di recente per " l’affaire urbanistica" che si scarichi la "responsabilità politica" di decisioni sbagliate, su qualche onesto servitore dello Stato colpevole di non piegarsi all’arroganza di un "potere" politico sempre più’ alla deriva.
Stupisce
Ancora una volta siamo costretti ad assistere ad uno spettacolo "indecoroso" per la città capoluogo, una Varese che si meriterebbe ben altra classe politica e più’ certezze per il proprio futuro.
Paolo Rossi
Segretario provinciale PPI Varese
Roberto Molinari
Segretario cittadino PPI di Varese
in questa situazione l’assenza della voce delle componenti moderate del centrodestra che sembrano accontentarsi delle "briciole" che la Lega gli lascia.
Anni di Governo leghista della città non hanno arrestato il declino del capoluogo della nostra provincia ma ci hanno sempre più’ spinto a divenire una sorta di "comunità montana".
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