«Traffico: paghiamo l’incapacità dell’amministrazione»

In risposta all’intervento dell’assessore alla viabilità Enrico Segato sulla questione del traffico, la replica di Giovanni Focchi, capogruppo consiliare dei DS

Applicazione alla lettera del Codice della strada e possibile apertura di un secondo ingresso al centro commerciale su viale Ticino. Sono queste le ricette prospettate dall’amministrazione comunale gaviratese che solo ieri, dopo il weekend di grande traffico in occasione dell’apertura del centro commerciale "Campo dei Fiori", hanno preso corpo con le dichiarazioni dell’assessore alla viabilità Enrico Segato.

Immediata la replica del capogruppo dei DS in consiglio comunale Giovanni Focchi, che coglie l’occasione per sparare a zero sulla maggioranza partendo proprio dal primo provvedimento proposto dall’assessore Segato: pugno di ferro contro chi lascia l’auto in divieto di sosta e non usufruisce del parcheggio gratuito offerto dal centro commerciale.
«Utilizzare i Vigili in questa situazione di caos – spiega Focchi – sempre ammesso che sia fattibile, servirà solamente a fare un po’ di cassa per l’amministrazione che ne ha bisogno ma non aiuterà sicuramente gli utenti ed il problema non sarà risolto.

A mio giudizio i Vigili non possono essere considerati, come si cerca di fare in questo caso, alla stregua di "parcheggiatori" ad uso di privati e solo quando fa comodo. Nella fattispecie gli interventi serviranno a limitare qualche danno, oggi che è accaduto quanto era previsto da anni. Auguriamo comunque buon lavoro ai Vigili per l’ingrato compito che si dovrà protrarre a lungo».

Il tema più scottante, a detta di Focchi, è e rimane tuttavia quello legato alla viabilità: «la possibilità di accedere da viale Ticino (al centro commerciale ndr) – conclude il consigliere di minoranza – ci sarebbe stata se solo si fosse tenuto conto dello studio del Piano Urbano del Traffico risalente al 1998 e che prevede una doppia rotonda all’altezza del fiume Bardello con strada di accesso verso il centro, alle spalle del depuratore. Il tutto è puntualmente inserito nel PRG vigente. Non se ne è volutamente tenuto conto ed i motivi sono molti, tra gli altri l’incapacità amministrativa e il tentativo di rappezzare a costo zero per la proprietà.

Il risultato che ne deriva è drammatico per Gavirate che si era da poco liberata dalla morsa del traffico attraverso la tangenziale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2001
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