Uno sport senza barriere

Varese – Al nastro di partenza i corsi di attività fisica per disabili promossi dalla Provincia di Varese

Il nastro di partenza dei corsi di educazione allo sport per disabili è stato idealmente tagliato per la settima volta dall’assessore provinciale Cristina Scolari. Si tratta di un’ importante iniziativa, promossa dalla Provincia di Varese e rivolta ai ragazzi con svantaggi psicofisici.
«Uno sport senza barriere – spiega l’assessore Scolari – è la finalità di un progetto educativo che ha riscosso di anno in anno grande successo, coinvolgendo numerosi utenti ai quali, la Provincia, con un impegno organizzativo non indifferente, ha inteso garantire la pratica sportiva per mettere a prova le proprie potenzialità, nonostante lo svantaggio fisico, e aprire nuovi spazi di condivisione sociale, seppur entro i confini di palestre e piscine, con tutti coloro che desiderano vivere lo sport come prezioso strumento di crescita comune, ben oltre ogni differenza, divisione e pregiudizio».

E così sono 110 i ragazzi in età scolare, tra gli undici e i quattordici anni, seguiti da 20 istruttori, che parteciperanno quest’anno ai corsi di nuoto, di pallacanestro e di pattinaggio su ghiaccio.

Interessati sono i ragazzi disabili dei Comuni di Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Malnate, Casciago, Comerio e Luino, che appartengono ad una ventina di scuole medie.

«Un circolo virtuoso – aggiunge l’assessore Scolari – tra i ragazzi e le loro famiglie, scuole, istruttori sportivi, istituzioni civiche, associazioni, che ha fatto crescere un progetto educativo la cui valenza supera i confini dello sport, per diventare promozione umana e sociale, al fianco di chi vive i limiti dello svantaggio psicofisico».

L’ammissione dei ragazzi disabili alla pratica sportiva avviene anzitutto dopo la visita di un medico della ASL che ne accerta l’idoneità, mentre durante i corsi viene garantita una stretta sorveglianza da parte degli istruttori sportivi delle varie discipline e di un medico presente a ogni lezione.

«La collaborazione con alcuni Comuni – spiega ancora l’assessore – ha rappresentato un ulteriore prezioso tassello di questa complessa organizzazione, utile soprattutto per i problemi relativi al trasporto».

«Ci auguriamo per il futuro – conclude l’assessore Scolari – di ampliare l’area di intervento in altre zone del territorio provinciale, e di poter far partecipare così un numero sempre maggiore di utenti dello sport, svantaggiati dal punto di vista fisico, il cui inserimento, nelle diverse attività sociali e sportive, rappresenta un’ importante ragione di vita».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Gennaio 2002
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