Cinque Ponti, irregolarità nella gara d’appalto

L'opera non è stata aggiudicata e il sindaco Rosa chiede all'Anas aggiornamenti tempestivi sull'esito della gara e sull'inizio dei lavori

I lavori di completamento del nodo viario dei Cinque Ponti non sono stati aggiudicati. Sarebbe un busta manomessa, in cui era contenuta l’offerta di una delle società che aveva partecipato alla gara d’appalto lanciata dall’Anas ad avere stoppato, almeno momentaneamente, l’iter che avrebbe dovuto portare entro la fine dell’anno all’avvio dei lavori. Per valutare la validità della gara, chiusa il diciannove luglio scorso a Milano, è intervenuta l’autorità giudiziaria, che dovrà verificare se la busta sia stata realmente manomessa. (nella foto: il progetto)
È ancora presto per parlare di rallentamenti o slittamento per quei lavori tanto attesi sul progetto viabilistico più importante della città. I primi chiarimenti e aggiornamenti sulla situazione li ha chiesti proprio il sindaco Luigi Rosa, non appena venuto a conoscenza in modo ufficioso della mancata aggiudicazione. Proprio oggi, martedì 13, infatti Rosa ha provveduto ad inviare una comunicazione ufficiale all’Anas. «Venuto a conoscenza della mancata aggiudicazione, che non dipende da un problema tecnico, ho provveduto a chiedere all’Anas di essere informato sull’esito della gara e i tempi programmati per l’avvio e la realizzazione delle opere».
Opere come sottolinea il primo cittadino che rivestono un notevole interesse per i cittadini. Il completamento dei Cinque Ponti costerà all’Anas intorno ai quindici miliardi e ottocentonovanta milioni delle vecchie lire. La realizzazione di questi lavori seppure divisa in lotti, durerà circa un anno e mezzo. È legittimo dunque che l’amministrazione comunale voglia essere informata in maniera tempestiva sulla situazione venutasi a creare e sulle date di inzio. Il cantiere che sarà aperto creerà infatti notevoli problemi alla viabilità e per procurare meno disagi ai cittadini occorrono un piano e percorsi alternativi. 
Sull’avvio dei lavori l’avvocato Giuseppe Bonomi, componente del consiglio di amministrazione dell’Anas, sembra comunque ottimista. Certo di tempo, dalla chiusura della gara alla notizia appresa oggi ne è passato. Solo dieci giorni fa l’ufficio stampa di Roma dell’Anas e la segreteria dell’avvocato Bonomi avevano glissato sulla mancata aggiudicazione, informando che la gara si era chiusa  e che sarebbe passato un mese per esaminare la regolarità delle offerte. 


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Pubblicato il 13 Agosto 2002
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