Juve e Parma bloccate a Malpensa. Libian Air: «La partita si giocherà»

Giallo internazionale su un presunto rinvio della Supercoppa

Al calcio italiano, in questo periodo, non ne va bene una. Dopo i soldi che mancano, i contratti che languono, i passaporti falsi, il circo del pallone non riesce neanche più a disputare una finale di supercoppa in santa pace. Sarà l’eccesso di nani e ballerine nel sistema, ma anche l’idea di trasferire tutto il circo a Tripoli, in onore della bella fetta che Gheddafi e i suoi stanno comprando della torta Juventus, è diventata un caso. 
I giocatori di Juventus e Parma sono rimasti infatti bloccati questa mattina (sabato 24) nell’aeroporto di Malpensa, in attesa di notizie sul volo della Libian Air che avrebbe dovuto condurli fino alla capitale dello stato arabo.
La compagnia aerea annunciava un ritardo del volo da Tripoli, ma poco prima l’agenzia di stampa Jana, ripresa più tardi dalla France Press, parlava di annullamento della partita. Il motivo restava misterioso. Le due squadre si trasferivano in due alberghi nei pressi dell’aerostazione, in attesa di ulteriori notizie.
Dalla compagnia aerea nessuna spiegazione, se non la preghiera di mettersi in contatto con il caposcalo di Malpensa. Alla fine della mattinata, arrivavano però novità rassicuranti. «Il problema è stato risolto – spiegava alle 12.00 a Varesenews Ezio Fraboni di Libian Air – l’aereo era partito da Tripoli e poi ha fatto ritorno in aeroporto; un semplice contrattempo. I giocatori adesso stanno mangiando, alle 13.30 atterrerà l’aereo, che ripartirà alle 14.45 o al massimo alle 15». 
Come previsto, l’aereo partiva poco prima delle 15. Nel frattempo l’agenzia di stampa libica dava per certo lo svolgimento della partita. Giallo risolto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Agosto 2002
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