Radar Agusta : i lavoratori vogliono vederci chiaro
Consegnata dalla direzione la relazione sulla valutazione dei rischi. I lavoratori e i rappresentanti per la sicurezza, però, contestano il documento
Riceviamo e pubblichiamo
Martedì 30 luglio l’azienda ha convocato i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ed ha consegnato la valutazione di rischio relativa all’installazione del radar MM/HEW-784.
La valutazione fa riferimento ad una relazione tecnica effettuata dal Prof. Paraboni del Dipartimento di Elettronica ed Informatica del Politecnico di Milano.
L’azienda, espletata quella che considera solo una formalità, ha dichiarato che la messa in funzione del sopraccitato radar è assolutamente improrogabile.
I RLS, in quella occasione, hanno fatto notare che non veniva concesso il tempo necessario per una seria valutazione della documentazione presentata e che mancavano le schede informative relative alla sicurezza che il costruttore del radar deve fornire (come previsto dalla legge 36).
È intenzione degli RLS sottoporre quanto fornito dall’azienda ad una approfondita verifica da parte di organismi competenti, ma già da una prima lettura è importante evidenziare alcune preoccupanti mancanze:
- Non è assolutamente quantificato l’eventuale danno a cui saranno sottoposti sia i lavoratori che i cittadini limitrofi né, tantomeno, la probabilità che ciò possa accadere
- Non sono previsti "strumenti" che possano minimizzare il rischio
- Non sono previste misurazioni dirette del campo elettrico e magnetico prescritte dalla legge (allegato B del decreto 381)
- Non viene preso in considerazione il principio della "massima cautela"
Contestiamo inoltre il fatto che, malgrado lo studio fosse pronto dal mese di giugno, la relazione ci sia stata consegnata solo qualche giorno prima della chiusura aziendale, ma in tempo formalmente sufficiente per attivare il radar (malgrado diversi dirigenti aziendali abbiano più volte affermato che senza l’approvazione dei RLS non avrebbero proceduto all’accensione del sistema).
A tutt’oggi non siamo ancora riusciti a capire l’effettiva finalità di questa inconsueta installazione e se siano giustificati i costi che tutto ciò comporta, sia in termini di rischio alla salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori sia in termini economici.
In conclusione evidenziamo che lo studio su cui si è basata l’azienda è redatto da un tecnico in elettronica ed informatica e non, per esempio, dall’Istituto di medicina del lavoro, o altri soggetti che hanno più attinenza al problema in questione.
Vista la quantità e l’entità delle preoccupazioni esposte, non possiamo che esprimere un’assoluta contrarietà alla messa in funzione del radar in questione e diffidiamo l’azienda dal dare inizio alle iniziative sopra descritte.
RLS Agusta di Cascina Costa
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