Università, si cambia ancora? Pronto il 4+1

L'introduzione della flessibilità viene ventilata oggi dal quotidiano economico Sole 24 Ore. Una rivoluzione a un anno appena dall'introduzione del 3+2

Un’università più flessibile: la durata dei cicli potrà variare a secondo delle esigenze di formazione. Non più solo il "3+2", quindi, con una laurea di primo livello triennale e un biennio di specializzazione, ma anche il "4+1".  Ma non è tutto: le università avranno maggiore libertà nel destinare i crediti a insegnamenti e attività. 
(foto: una ricercatrice dell’Insubria)

Sarebbe questa la nuova rivoluzione in vista per l’università italiana: conferme ufficiali per ora non ce ne sono ma la voce, autorevole, è quella del quotidiano economico Sole 24 Ore. Nell’edizione in edicola oggi si parla delle correzioni alla riforma elaborate dall’apposita commissione voluta dal ministro Letizia Moratti e presieduta dal rettore del Politecnico di Milano Adriano De Maio. 
L’altra correzione che la commissione De Maio ha suggerito al ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, è relativa alla laurea specialistica: il titolo necessario per l’accesso sarà la laurea, ma senza alcuna corrispondenza rigida tra la «classe» di provenienza e quella prescelta. Basterà verificare le competenze ed eventualmente stabilire se ci sono "lacune" da colmare. 
Dall’università dell’Insubria, per ora, nessun commento. A quanto pare nessuno ha parlato ufficialmente dell’intenzione di modificare una riforma che ha appena un anno di vita. In sostanza, si tratterebbe di introdurre delle variazioni ad un modello, il "3+ 2", che è ancora in fase sperimentale.   

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Agosto 2002
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