Allarme meningite: dal tavolo tecnico le risposte a tutte le paure

Varese - Mantenimento dei 12 consultori, rilancio del dialogo con i medici di famiglia e apertura del CRH di Sesto i primi obiettivi dell'Asl di Zeli. E per l'emergenza meningite subito un confronto per tranquillizzare la gente

Recuperare il dialogo con il territorio. Rivitalizzare alcuni servizi che erano andati sfilacciandosi nel corso dell’anno. Individuare le priorità sanitarie per accomodare una coperta, comunque, resa stretta dal budget economico. Queste sono in estrema sintesi le direttive di gioco della squadra di Pierluigi Zeli, neo Direttore Generale dell’Asl, che ha voluto al suo fianco Fabio Banfi, Direttore Sanitario, Lucas Maria Gutierrez, a capo dei Servizi Sociali, e Massimo Lavessi, riconfermato a dirigere l’amministrazione.
La prima uscita ufficiale avviene in un momento molto delicato, con la tensione collettiva legata alla questione “meningite”. «Esprimiamo innanzitutto il nostro cordoglio ai famigliari del piccolo Paolo – esordisce Zeli – e davanti ad una preoccupazione crescente del territorio, abbiamo convocato un tavolo tecnico con i primari dei reparti di malattie infettive, pediatria e neonatologia dei tre presidi ospedalieri, oltre ai rappresentanti dei medici di base e pediatri di libera scelta. Vogliamo capire quali sono le preoccupazioni della gente. Le domande che vengono rivolte ai sanitari: il nostro intento è quello di stilare un documento che individui linee di condotta in una situazione critica come questa. Il punto delicato è che, nonostante non siamo in presenza di un picco epidemiologico, la popolazione è allarmata e merita di avere risposte concrete».
Oltre all’emergenza, il dottor Zeli ha fatto una panoramica sugli indirizzi futuri della sua gestione a partire dai consultori: «Ho verificato che gli otto consultori accreditati non basterebbero a soddisfare la domanda, per cui si manterranno tutte e dodici le strutture attualmente funzionanti. Mi attiverò, però, a coinvolgere in questo senso i sindaci e i sindacati perché si trovino gli spazi adeguati per proseguire il servizio».
E sulla necessità di riavviare un dialogo a più livelli è convinto anche il dottor Banfi: «Ho trovato alcuni servizi un po’ sfilacciati che meritano di essere rivitalizzati. Il mio primo pensiero è ai medici di famiglia, anello determinante a indirizzare le richieste sanitarie di un territorio. Negli ultimi tempi i rapporti erano peggiorati, anche per cause economiche, ma è necessario il confronto aperto per avviare una politica corretta non perdendo di vista, comunque, la questione finanziaria».

E sfide impegnative si profilano anche per il dottor Gutierrez: «La sanità va sempre più verso un coordinamento con la funzione sociale. La nuova filosofia è contenuta nei piani di zona che ormai sono arrivati tutti, eccetto quello di Cittiglio». Tra i principali obiettivi del suo comparto c’è l’apertura reale, dopo l’inaugurazione dell’aprile scorso, del Centro Residenziale Handicap di Sesto Calende (nella foto), dove una trentina di disabili potranno trovare una sistemazione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Gennaio 2003
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