Appello dei Socialisti ai deputati varesini: «sì all’indultino»

Il segretario provinciale Filippo Proto spiega la proposta di legge per ridurre il sovraffollamento delle carceri

«Le carceri scoppiano, troppi i reclusi, troppo poche le celle che li ospitano. Molti i detenuti in attesa di giudizio per una giustizia sempre più lenta. Non c’è giustizia dietro le sbarre dove manca la possibilità di potersi correggere, nonostante gli sforzi e l’impegno di coloro che operano ogni giorno all’interno degli istituti penitenziari». Con queste parole il segretario provinciale dei Socialisti Democratici Italiani, Filippo Proto, commenta la propria posizione favorevole sulla questione degli indulti, la proposta di legge avanzata dall’onorevole Enrico Buemi (SDI) e dall’onorevole Giuliano Pisapia. «Il sovraffollamento costituisce, per i Socialisti, il principale ostacolo a poter effettuare la riabilitazione dentro le mura delle carceri. Intanto lo Stato spende sempre meno per i detenuti rendendo ancora una volta inevitabile il ricorso a soluzioni di clemenza. Anche il Papa con la sua saggezza è intervenuto in Parlamento per perorare la loro causa, per lanciare una parola di conforto e di speranza».

Proto spiega che «Il provvedimento non può essere definito né indulto, né indultino, ma uno strumento che tenendo conto delle condizioni oggettive del detenuto in fase di avanzata espiazione della pena detentiva applica la sospensione condizionata per un massimo di tre anni nella fase terminale della detenzione e lo vincola a un corretto comportamento nei cinque anni successivi. Le proposte dei Socialisti si basano sulla valutazione che lo Stato Italiano per la sua inadempienza deve riconoscere un credito di buon comportamento a quei detenuti che vogliono prepararsi a inserirsi nella società dopo avere espiato quasi tutta la pena.

Anche in provinciale le posizioni sono diverse. Ad esempio Alessio Nicoletti assessore a Varese di Alleanza Nazionale è contrario. 

«Visto che il disegno di legge risponde non solo alla domanda di clemenza che nasce da una situazione carceraria che si è fatta ormai esplosiva – conclude Proto – ma garantisce anche le legittime richieste di sicurezza dei cittadini, i Socialisti si appellano anche ai deputati varesini affinché dicano sì».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Gennaio 2003
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