Cori razzisti a Bologna, «tutto il pubblico è stato sconfitto»

Varese - Dal sindaco Fumagalli alla dirigenza della squadra, dai giornalisti sportivi ai tifosi stessi, fioccano condanne su quanto accaduto a Bologna

Fioccano le condanne contro quanto accaduto in Curva Nord a Bologna al termine della partita tra la Skipper e la Metis. Partita in cui alcuni tifosi hanno cantato canzoncine inneggiando la strage di Bologna del 2 agosto 1980.
«Si tratta del solito gruppo di tifosi, non di tutti i tifosi – commenta il sindaco Aldo Fumagalli – Purtroppo le dinamiche di gruppo sono prevedibili e note, ma quanto accaduto non ha un fondo razzistico». Secondo il primo cittadino si tratta di «ragazzate e bravate di un gruppo che cerca l’affermazione di sé in una fase ancora adolescenziale. Accade anche nel calcio, ma si tratta di pochi. Quei pochi che esistono dappertutto, non solo a Varese». Per Fumagalli il modo migliore di far cessare queste esternazioni «sarebbe il silenzio, ma bisognerebbe anche tornare anche a un concetto più dilettantistico dello sport dove conta meno il risultato. Inoltre, quando c’è una situazione di inciviltà come questa, bisognerebbe anche domandarsi se non si siano persi di vista punti di riferimento come la famiglia e la scuola».
Anche la Pallacanestro Varese non rimane a guardare e precisa che viene «condannata con fermezza qualsiasi forma di razzismo e cori tipo quelli ascoltati al termine della partita con Bologna che richiamano una triste pagina della storia italiana».
Ma non solo, anche dal mondo sportivo piovono pesanti critiche: «sono contrario in ogni caso a qualsiasi tipo di tifo che vada contro gli avversari – spiega il giornalista Antonio Franzi – figuriamoci allora quanto sono contrario a un uso criminalizzato della politica. Per me il tifo è sostenere la propria squadra, mi sono sempre fortemente arrabbiato di fronte a un tifo organizzato contro».
Sono anche gli stessi tifosi a condannare l’accaduto. Sul sito del Varesebasket in questi giorni sono letteralmente piovute critiche e dissociazioni. «La sconfitta più ignobile è quella subita da tutto il pubblico in tribuna» scrive un tifoso, mentre un altro sottolinea che «non c’è alcuna giustificazione per chi usa certi eventi, dolorosi per tutto il Paese, per creare canzonicine antibolognesi». E ancora: «Sono un vecchio abbonato della curva, abbonato da quando si era in A2 e che le ha viste e sentite tutte. Giovedì in curva si è toccato il fondo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Gennaio 2003
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