In tre anni al “Circolo” donazioni per quasi sei milioni di euro
Varese - Subito fatti fruttare i lasciti all'ospedale cittadino. E la città si riavvicina alla suo nosocomio
varesini si sono riavvicinati al loro ospedale: non solo oggi accettano i disagi che derivano dall’apertura dei cantieri e che in qualche modo si ripercuotono su non pochi servizi erogati dalla struttura, ma negli ultimi tre anni hanno fatto donazioni al loro ” Circolo ” per circa dieci miliardi di vecchie lire. L’ingente somma è stata subito utilizzata e i donatori hanno potuto toccare con mano la bontà degli investimenti fatti grazie alla loro generosità.
È questa una sottolineatura importante dal momento che spesso le donazioni alle varie istituzioni sono post mortem e i benefattori non possono valutare i risultati delle loro scelte.
Risultati che a volte vengono clamorosamente a mancare per intoppi burocratici o per i ferrei statuti delle istituzioni: per esempio si dona un immobile con tutte le buone intenzioni del mondo e poi l’immobile stesso non frutta interessi accettabili e tanto meno può essere messo in vendita con la conseguenza di diventare quasi un peso. Se si vuole dunque fare una donazione ci si accerti prima della sua fruibilità senza condizioni e vincoli, meglio ancora se la si fa da vivi per seguirla personalmente nel suo iter e nella sua destinazione finale.
Il “ritorno” dei varesini all’ospedale come amici e sostenitori è molto importante: significa il recupero di una fiducia che in passato aveva permesso grazie a grandi interventi finanziari la realizzazione di padiglioni interi e la disponibilità di
apparecchiature d’avanguardia. Questa fiducia si era di molto attenuata quando la politica si impadronì della sanità
cittadina facendo non pochi danni. Non è che oggi il pericolo di assurde intromissioni sia svanito, anzi, ma nell’ultimo triennio la presenza e l’azione di dirigenti varesini ai vertici ospedalieri avevano favorito il recupero dell’attenzione dei cittadini più sensibili. Oggi la varesinità dell’ospedale sembra
di nuovo accantonata, politicamente siamo una città di
cronici perdenti, ma la comunità e i mezzi di informazione
si attendono, ben vigili, che nulla se non in meglio muti
sul percorso del progresso avviato tre anni fa.
Vogliono essere attendibili garanti per coloro che hanno in animo di fare donazioni a un ospedale di nuovo amico e efficiente.
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