Inquinamento, a Saronno il dato peggiore della provincia

Il consigliere delegato all’ecologia: «Nessuno allarmismo, il problema non è legato solo al traffico»; presto potrebbe partire una campagna sull’uso del riscaldamenti

La centralina di rilevamento della qualità dell’aria di Saronno, nonostante il blocco del traffico, ha segnalato il dato peggiore di tutta l’area riguardo alle polveri Pm10: 102 mg/m, con una soglia di allarme fissata a 50. 

«Ci devono ancora pervenire i dati definitivi, che poi dovranno essere ben studiati e analizzati». Sono le prime parole del consigliere delegato all’ecologia Massimo Beneggi di fronte ai dati riguardanti la giornata di ieri, domenica 19 gennaio. Nonostante il blocco totale del traffico nella zona critica del Sempione, la centralina di rilevamento della qualità dell’aria di Saronno ha segnalato il dato peggiore di tutta l’area riguardo al Pm10, le cosiddette polveri sottili: 
Nei giorni scorsi si erano toccate anche punte di 160 microgrammi/metrocubo. 
L’amministrazione aveva però ipotizzato che potesse essere colpa del
posizionamento della centralina di monitoraggio, fissata proprio vicino a un parcheggio gratuito dove sostano diversi automobilisti con il motore acceso in attesa che si liberi un posto. Il parcheggio, causa lavori, era stato chiuso e il dato, venerdì, era sceso 77 microgrammi/metrocubo. Ma domenica, nonostante il blocco, il dato è tornato ad essere alquanto preoccupante.
Secondo il consigliere delegato all’ecologia bisogna analizzare con attenzione la causa di questi dati. «Certamente una giornata di blocco non risolve il problema, ma tampona soltanto una situazione critica». Per quanto riguarda i provvedimenti da prendere «sicuramente bisogna pensare a un’alternativa ai blocchi: In questi giorni rafforzeremo i controlli per una rigorosa vigilanza delle auto non catalitiche e non escludiamo una campagna da parte del Comune per sensibilizzare la gente a non scaldare gli appartamenti oltre i 21 gradi».
Secondo il consigliere, infatti, i dati vanno letti in maniera molto attenta: «Perché in una giornata in cui è stato chiuso il parcheggio è stato registrato un dato più basso di quello rilevato nella domenica del blocco? Perché il PM10 è alle stelle, mentre il monossido di carbonio e i Nitriti (che arrivano anch’essi dalle auto) sono nella norma? Un centralina posizionata male? Uno strumento sbagliato? Siamo in stato di allerta, ma non dobbiamo creare allarmismi – spiega Beneggi – Bisogna analizzare i dati con persone competenti: tutti diventano profondi conoscitori dell’ambiente in questi casi. Ma siamo di fronte a problematiche molto complesse. Andrà presa una decisione ben ragionata, probabilmente anche piuttosto drastica, ma bisogna fare qualche cosa».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Gennaio 2003
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