«La criminalità organizzata sta trovando radici nel sud della provincia»

Secondo il presidente della Confederazione nazionale antiracket e antiusura, l'avvertimento mafioso a Busto Arsizio è opera «di disgraziati e di vigliacchi»

«La cosa è inquietante, è un segnale per cui non dobbiamo abbassare la guardia». È il primo commento di Paolo Bocedi, presidente presidente nazionale della "Confederazione Italiana antiracket e antiusura", rimasto "costernato e allibito" di fronte a quanto accaduto sabato 11 gennaio, all’esterno del negozio di abbigliamento di Guido Gallo Stampino, segretario nazionale dell’associazione antiracket e usura. All’arrivo all’esercizio commerciale Gallo ha trovato ad attenderlo un sacco nero contenente una testa di maiale con in bocca un artificio pirotecnico.
«Appena venuto a conoscenza del fatto ho subito telefonato ai miei colleghi in Sicilia – racconta ancora incredulo Bocedi – Loro stessi mi hanno confermato che si tratta di un vero e proprio avvertimento mafioso. Un avviso nei confronti di un uomo che ha deciso di ribellarsi: senza accusare nessuno, ma gli uomini della banda che Guido Gallo ha fatto mandare in galera non erano i primi che passavano per strada».
Alla domanda se nella zona la situazione vada peggiorando, il presidente dell’associazione non ha dubbi: «È innegabile che la criminalità organizzata sta trovando radici nel sud della provincia. Lo dimostrano sia l’attentato alla vita del presidente del Saronno Calcio, sia l’incendio che ha distrutto il vivaio Toppi. La situazione è davvero preoccupante».
Per il futuro Bocedi è deciso ad avanzare una serie di richieste. «In un periodo dove i direttori dei giornali vengono inseguiti per strada, mi sono sentito in dovere di chiedere subito al questore una scorta per Guido. Inoltre, farò richiesta per una telecamera di sorveglianza da posizionare nelle nostre sedi e per la concessione del porto d’armi. Dopo queste intimidazioni, abbiamo diritto di difenderci».
«Coloro che hanno compiuto questo atto intimidatorio sono solo dei disgraziati e dei vigliacchi – conclude deciso Bocedi – Non ci fanno paura e continueremo ad andare avanti a combattere racket e usura in tutta Italia perchè queste cose non dovrebbero esistere».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2003
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