«Per il piano del colore mancano i finanziamenti»

In seguito alle dichiarazioni dell’assessore al commercio sull’iniziativa collegata al marketing urbano, non mancano le polemiche della minoranza. La posizione del consigliere Francesco Cassani

Si vogliono incentivare i privati affinché vengano rimodernate facciate e insegne dei commercianti del centro storico? Allora il comune spieghi dove intende prendere i soldi. Così può essere sintetizzato il senso dell’intervento mosso dal consigliere comunale Farancesco Cassani, indipendente appartenente al gruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Gavirate. Cassani si riferisce alle dichiarazioni di qualche giorno fa con cui il vicesindaco di Gavirate nonché assessore al commercio Felice Paronelli diede notizia di aver completato il piano del colore. Il piano, come si ricorderà, consentirà di rivedere le facciate del centro storico di Gavirate e soprattutto per le attività commerciali che hanno intenzione di operare un restyling. Il vicesindaco aveva fatto riferimento ad un importo indicativo di circa 50.000 euro l’anno che il comune erogherà al commercianti per pagare in parte le ristrutturazioni, promettendo di valutare in sede di bilancio dove reperire le risorse.
Da qui la replica del consigliere Cassani che torna sulla vicenda attaccando l’amministrazione. «In emrito al "piano del colore" – afferma Cassani – sembra che i finanziamenti scarseggino. Le casse comunali sembrano vuote, ma niente paura.

Consiglio al Vicesindaco Paronelli di chiedere aiuto al Consigliere delegato al Patrimonio Enrico Papa oppure all’Assessore al Bilancio Ettore Barbetta chiedendo loro di scovare nelle pieghe del Bilancio le somme derivate dalla vendita di alcuni immobili di proprietà comunale e di utilizzarle per le facciate e le insegne.

Parlo di "pieghe" perché questi soldi non sono riuscito a scovarli e quindi ci vogliono degli esperti. Si tratterebbe dei soldi derivanti dalla vendita di una porzione di immobile sita in piazza Chiostro (mappale 1112) deliberata dal Consiglio Comunale del 28 maggio 1998 (quasi 5 anni fa!!!!).

Si potrebbero poi utilizzare i soldi della vendita di altri due immobili sempre posti in piazza Chiostro (mappali 559 e 1355\2,1354,1042,330\4), vendita deliberata dal Consiglio il 6 febbraio 2001(due anni fa !!!).

Non si sa. E’ quasi un mese che aspetto la risposta ad una lettera indirizzata all’Amministrazione sull’argomento. Tutto tace!! E pensare che, su invito di numerosi cittadini, avevo segnalato l’urgenza di mettere in sicurezza uno dei fabbricati per la potenziale pericolosità dello stesso sotto il profilo statico ed anche probabilmente sanitario visto il pullulare di topi della dimensione di un grosso gatto!

Forse l’unico sistema per fare il Consigliere di minoranza a Gavirate ed essere ascoltato è quello di rivolgersi alla Procura della Repubblica».


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Gennaio 2003
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