Sea, partono le lettere di mobilità

Sono 64 gli operai a rischio. Un gruppo di dipendenti incontra sul piazzale il direttore di aeroporto: «Blocchi i trasferimenti di contratti»

Lettere che annunciano la procedura di mobilità, non ancora lettere di licenziamento, ma certo altrettanto dolorose, per i 64 operai della Sea coinvolti nella perdita degli appalti di handling di Swiss e Aeroflot. Sea ha inviato la comunicazione alle organizzazioni sindacali questa mattina, 14 gennaio. E’ l’inizio della procedura stabilita dalla legge 223. Ma la vera novità, dato che la lettera di Sea era data praticamente per scontata, viene dalla capitale. Il direttore di aeroporto di Fiumicino, ieri, ha deciso di bloccare i trasferimenti di contratti, ritenendo ancora valido il decreto legge del 1999, che stabilisce la tutela dei livelli occupazionali negli aeroporti. Un precedente clamoroso. Enac, infatti, ha stoppato il trasferimento del contratto sui servizi di terra, da Adr, la società degli aeroporti di Roma, a Alitalia Airport, in assenza di garanzie sulla riassunzione dei dipendenti Adr.
Cosa succederebbe se Francesco Federico, direttore di aeroporto di Enac a Malpensa, facesse lo stesso? E’ proprio quello che volevano sapere i centocinquanta operai della Sea che oggi hanno atteso Federico sotto la pancia di un aereo, nella zona piazzale, per chiedergli di attuare anche a Milano lo stesso decreto.
E’ il segnale che le situazione sta diventando incandescente. I sindacati hanno programmato 48 ore di scioperi, a partire dal 3 febbraio. I licenziamenti collettivi, se Sea dovesse perdere altri contratti, potrebbero crescere e creare un vero e proprio problema di ordine pubblico all’interno dello scalo milanese.
I tempi della trattativa, per quanto riguarda la mobilità della legge 223, sono di 70 giorni. Un lasso di tempo in cui sindacati e azienda dovranno cercare un accordo. Sul piatto, rimane il nodo strategico del decreto legge sui livelli occupazionali. Privatizzare i servizi aeroportuali, ma riassumendo gli operai licenziati dagli ex monopolisti, come stabiliva la norma, che le aziende considerano però decaduta. Questa la linea dei sindacati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Gennaio 2003
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