Società Autostrade: si alla tangenziale verso la Svizzera
Varese - L'amministratore delegato Gamberale: entro il 2005 l'inizio dei lavori. Nuove misure contro la neve e gli ingorghi
Il nemico numero uno è l’imbottigliamento. Per batterlo ci vogliono nuove infrastrutture. L’incontro tra il presidente della Provincia Marco Reguzzoni e l’amministratore delegato di Autostrade spa si chiude con molte promesse. Da una parte un piano per evitare il ripetersi del maxi ingorgo del 21 gennaio. Dall’altra i tempi tecnici per la realizzazione delle tangenziali di Varese e Como. Gamberale è stato coraggioso. E ha dettato l’agenda dei lavori, mettendoci letteralmente la faccia. L’opera sarà stralciata dal pacchetto pedemontana. Como e Varese avranno quindi via preferenziale.
Entro marzo sarò realizzato il progetto preliminare. Al massimo dopo sette mesi si prevede l’approvazione del Cipe (comitato interministeriale programmazione economica) con relativo finanziamento. Progetto definitivo entro settembre 2004. Appalto e realizzazione lavori entro giugno 2005. Il tratto da costruire è quello tra Gazzada e il ponte di Vedano. Da qui si innesterebbe sull’attuale tangenziale, fino alla Folla di Malnate. Quindi, nuova tranche di lavori per realizzare una strada che arrivi al valico del Gaggiolo. L’opera che è in cima ai desideri dei varesini (vedi il sondaggio di Varesenews), dunque, sembra avvicinarsi.
Reguzzoni e Gamberale hanno anche parlato del 21 gennaio, il martedì nero della viabilità varesina. Senza indugiare troppo sul discorso responsabilità, si è passati alle contromisure. Confermate le linee uscite dall’ultimo vertice in Prefettura: più passaggi tra i guard-rail, per permettere le “inversioni a u” dei soccorsi; magazzini del sale lungo la A8; un contratto di servizio che chiarisca le competenze sull’ultimo tratto, tra Gazzada e Varese. La manutenzione spetterà ad Autostrade, in convenzione con Provincia e Anas.
Infine, si è parlato di un piano per evitare gli ingorghi quotidiani, i cui termini si conosceranno in futuro.
Il presidente Marco Reguzzoni, che sulle infrastrutture ha costruito un sostanzioso programma di governo, è uscito soddisfatto. «Sono contento – ha dichiarato – perché Gamberale si è preso grandi responsabilità di fronte ai cittadini».
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