Un grande parco sovracomunale per il sud della provincia
Nei prossimi giorni inizieranno gli incontri con alcuni comuni limitrofi. I 45 ettari del "Parco degli aironi" potrebbero crescere fino al Fontanile San Giacomo
Inizieranno nei prossimi giorni gli incontri per creare il grande parco sovracomunale del sud del Provincia. Capofila dell’iniziativa il comune di Gerenzano che negli ultimi anni è riuscito a dare vita, nel proprio territorio, al grande “Parco degli aironi”, 45 ettari di verde la cui riqualificazione è terminata proprio lo scorso anno.
«La prossima settimana riprenderanno gli incontri con i comuni limitrofi per capire quali siano le volontà delle amministrazioni per creare insieme una grande area verde sovracomunale – spiega il vicesindaco e assessore all’ecologia Giuseppina Vanzulli – Avevamo già avviato l’iter in Regione e adesso che il tutto è di competenza della Provincia abbiamo già trasferito gli atti».
La volontà del comune di Gerenzano è quella di creare un grande parco sovracomunale che vada dal Fontanile San Giacomo (unico di tutta la provincia di Varese) fino al grande Parco degli aironi. Quest’ultimo si estende su un terreno ritornato in gestione al Comune dopo anni di gestione da parte dell’Amsa di Milano. All’inizio questo terreno si estendeva su un’area di 90 ettari, poi l’Amsa negli anni dette vita a due discariche di cui la prima, chiamata “Gerenzano 1”, è una tra le più grandi di tutta Europa. «Abbiamo lavorato tantissimo per la creazione del Parco degli aironi – spiega la Vanzulli, vicesindaco da tre legislature – e abbiamo così sventato la possibilità che si insediasse una terza discarica che servisse il milanese».
Negli ultimi tre anni, infatti, è così nato il “Parco degli aironi”, dove vivono numerose specie di animali protetti. Ma non solo: da quando è stato costituito è stata effettuata una grande opera di piantumazione di circa 15 mila piante. Negli ultimi tempi, però, il parco è balzato agli onori della cronaca per il ritrovamento di alcuni animali deceduti, la cui morte sembrerebbe causata da alcuni cacciatori. «Non sono stati cacciatori – spiega il vicesindaco – Sono dei balordi che vogliono sentirsi forti con gli animali. I cacciatori hanno una specie di codice. Gli uomini che hanno fatto ciò sono solo dei balordi».
Intanto nelle prossime settimane il Parco potrebbe ulteriormente crescere e diventare parte di un grande parco sovracomunale. Il tutto dipende anche dalla volontà delle amministrazioni limitrofe.
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