Vittima dell’usura nel mirino di malavitosi

I malviventi hanno recapitato davanti al suo negozio la testa sgozzata di un maiale. L'uomo è il segretario nazionale dell'Associazione antiracket e antiusura

Vittima dell’usura ancora nel mirino di malavitosi. Al segretario nazionale dell’Associazione antiracket e antiusura, Guido Gallo Stampino è stato recapitato questa mattina, sabato 11, un chiaro avvertimento mafioso. Una testa sgozzata di un maiale con in bocca un artificio pirotecnico: questo il tipico avvertimento rivolto a chi è considerato un infame, che è stato lasciato davanti al negozio del commerciante. È successo a Busto Arsizio, in via Ponchielli 12 intorno alle nove e trenta, all’ora di apertura. L’uomo è arrivato davanti al suo negozio di abbigliamento e si è accorto del voluminoso sacco di plastica dal quale uscivano una miccia e alcuni fili elettrici. Il commerciante di Cerro Maggiore, personaggio noto per la posizione ricoperta nell’Associazione antiusura “Sos Italia libera», ma soprattutto per avere consegnato alla giustizia negli anni scorsi la banda di cravattari che lo avevano ridotto al lastrico, ha subito dato l’allarme.
Sul posto si è recata la polizia che ha diretto le operazioni per l’eventuale disinnesco di quello che sembrava un ordigno. L’intera zona è stata evacuata e i negozi sono stati chiusi. L’accesso alla via è stato transennato e questo ha permesso agli artificieri di rimuovere con un robottino il sacco nero deposto davanti al negozio. Dopo alcune manovre gli artificieri hanno potuto constatare l’innocuità del contenuto. Le operazioni si sono concluse poco dopo mezzorgiorno e la situazione in via Ponchielli è tornata alla normalità.
Non si può dire la stessa cosa per la vittima di questo atto intimidatorio che va ad aggiungersi alla sofferta esperienza del commerciante sessantaquattrenne “strozzato” in passato dagli usurai e che ha avuto il coraggio di ribellarsi e denunciare i sui strozzini. La sua vicenda personale aveva avuto inzio a metà deli anni Ottanta. Dopo un furto nel suo negozio e le precarie condiziomi economiche, alcuni uomini si erano presentati da lui e gli avevano offerto un prestito con un tasso del 10 %. Era risucito a saldare il debito, ma alla seconda difficoltà era caduto ancora nella trappola. Il secondo prestito era diventata un incubo. Fu in quell’occasione che si decise a denunciare i suoi aguzzini. Grazie a Guido Gallo Stampino, la banda di usurai era stata assicurata alla giustizia. Da allora il commerciante ha speso molto impegno nell’associazione antiraracket e antiusura di cui è presidente Paolo Bocedi. Di “Sos Italia Libera” Gallo Stampino è diventato segretario nazionale. E proprio alla sua posizione e al suo trascorso è da imputatre il selvaggio, quanto inquietante, avvertimento lasciato davanti alla porta del suo negozio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2003
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