Politica o capitale. Chi salverà la Rai?

Al capezzale della televisione pubblica, si confrontano Lerner, Gugliemi, Menduni e Mazzetti nella tavola rotonda organizzata da Varesegirotondi

La Farfalla la salva la politica o un Murdoch di turno? Ricette a confronto, ma sullo sfondo una Rai in decadenza. «Nemmeno ai tempi di Bernabei!» esclama una fra le voci che lunedì sera è stata chiamata a confrontarsi alla tavola rotonda organizzata al De Filippi da Varesegirotondi. Il sistema pubblico delle televisioni sta a cuore a molti e in centinaia hanno partecipato all’appuntamento riempiendo la sala conferenza dell’istituto varesino. Pungolati dal giornalista Gianni Barbacetto hanno parlato Angelo Guglielmi, direttore di Rai Tre negli anni Novanta, Enrico Menduni, ex presidente dell’Arci e docente di comunicazione, Loris Mazzetti, regista de "Il fatto" e Gad Lerner, ora giornalista di La 7. E se per Guglielmi la Rai può essere salvata dalla politica per Lerner, è proprio l’affrancamento da quest’utlima a rappresentare la via d’uscita.
Il dilemma è di quelli che hanno determinato la debacle del centrosinistra nella gestione del sistema pubblico televisivo. E se Guglielmi non esita a dire che «siamo in una fase di regime, anche la pubblicità è monopolio di Publitalia e non c’è posto per altri operatori», dal palco non si risparmiano critiche al centrosinistra. Ma che questa classe politica sia aggressiva, impreparata e improvvisata (e così i professionisti che ha accasato), è opinione condivisa dai relatori. 

 Allora come liberare la farfalla? Per Guglielmi «l’unico modo per salvarla è salvare il paese da questa maggioranza». 
Menduni concorda e Mazzetti, che ha vissuto in prima persona la "cacciata" di Biagi, opta per «un mandare a casa i responsabili di questo disastro (Del Noce per esempio)». «La Rai va liberata dalla politica – sostiene invece Lerner- il declino della qualità e la diversità dei programmi è cominciato prima del governo Berlusconi». «Nel 1996 il centrosinistra si dimentica di regolare il conflitto di interessi, di riformare il sistema pubblico e risulta incapace di gestirlo – afferma Menduni – ma soprattutto si dilania su un nodo cruciale che è la privatizzazione». «Tutti i governi ci hanno rotto le scatole, anche quelli del centrosinistra – replica Mazzetti – ma allora chi governava non ha mai pensato di spegnere le voci». 
Dalla platea concorda con Gugliemi, Gilberto Squizzato, giornalista e regista della Rai. «La farfalla la salvano gli elettori – dice – ci sono alcuni strumenti, come la pressione sui rappresentanti politici, per primi i consiglieri regionali, che in casa Rai possono entrarci». Dal pubblico arriva anche l’intervento fra gli applausi di Pietro Ricca, che ha dato del "buffone o puffone" a Berlusconi nell’aula del tribunale, e anche altre proposte come il boicottaggio dell’audience, dei prodotti reclamizzati e ancora la pressione sui politici per il rientro di Biagi e Santoro.


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Pubblicato il 13 Maggio 2003
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