Restelli lascia l’RC Saronno: «Nessun aiuto dal Comune»

Il presidente del Real Cesate Saronno, già vittima di un attentato a novembre, accusa l'amministrazione comunale di non aver fatto nulla in due anni per la squadra: «porterò via il calcio da Saronno»

Il Real Cesate Saronno potrebbe non esistere più, e già dal prossimo anno. L’attuale presidente, Carlo Restelli, infatti, sta valutando l’offerta di Cinisello per vendere la categoria di Serie D, duramente conquistata nella passata stagione.
Restelli ha così deciso di lasciare la presidenza del Real Cesate Saronno, ma non senza polemiche. Soprattutto nei confronti dell’amministrazione comunale: «In due anni di quelle che qualcuno ritiene stagioni fallimentari – spiega Restelli – sono riuscito, grazie all’aiuto dei miei validissimi collaboratori, a vincere un Campionato de Eccellenza al primo anno di partecipazione, e l’anno successivo, cioè questo, con la squadra più giovane di tutta la serie D a salvarci evitando lo spauracchio dei play – out. Il tutto senza mai avere neanche la minima disponibilità da parte del comune di Saronno, il quale, assessore Giacometti in primis, ha solo promesso e mai mantenuto. Per questo motivo è mia intenzione lasciare il Calcio a Saronno».

L’RC Saronno ha un passato piuttosto tormentato. Dopo la fusione delle due squadre di Saronno e di Cesate che hanno dato vita, appunto, al Real Cesate Saronno, la squadra è passata lo scorso anno dal campionato di Eccellenza alla Serie D. A novembre, dopo poche partite di campionato, il presidente della squadra Carlo Restelli, è rimasto vittima di un attentato: uno sconosciuto a volto semi-coperto si è avvicinato al termine degli allenamenti e ha sparato tre colpi di pistola alle gambe del presidente. Restelli è rimasto diversi mesi in ospedale, ma il fatto ha letteralmente sconvolto la città.
Ora la squadra non sarà retrocessa, la salvezza matematica è stata raggiunta e l’anno prossimo giocherà ancora in serie D.

«È mia intenzione quella di cedere il titolo di Serie D ad una società che porterà via la squadra da Saronno – prosegue Restelli – dove magnifici tifosi sono accompagnati da persone scorrette che hanno infamato il mio nome, quello dei miei collaboratori e quello della società per la quale ho pagato un tributo ben più alto del semplice agonismo sportivo. Quindi ringraziando tutti coloro che ci sono stati vicini, non posso dimenticare quanto non fatto dall’amministrazione comunale. Giacometti ci ha abbandonato nel momento di massimo bisogno dopo aver promesso il suo aiuto, e per questo motivo sono costretto ad abbandonare l’ambiziosa piazza di Saronno».

«Sono sette mesi che cerco di avere un colloquio con il sindaco – conclude l’attuale presidente – Le promesse mancate dall’amministrazione comunale mi hanno mandato sul lastrico. Ho portato il titolo di Serie D a Saronno, ma avevo bisogno di sostegno. Adesso sto valutando l’offerta del presidente di Cinisello per acquistare la categoria. A Sarrono sarebbero così costretti a ripartire dalla terza categoria. Non intendo solo andarmene, ma non lasciare più il calcio a Saronno».

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Maggio 2003
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