Rifondazione contro l’Arcisate-Stabio: «A cosa serve?»

Varese – Presto un ordine del giorno verrà discusso in Provincia. Con Legambiente un sopralluogo sul tracciato per verificare l'impatto ambientale

La Arcisate-Stabio, così com’è, servirebbe solo da impulso per un rilancio di Malpensa, facendo però passare su uno dei territori più delicati della provincia – la valle della Bevera – una mole incredibile di treni merci che devasterebbero l’ecosistema. Questa, in sintesi, l’analisi di Rifondazione Comunista presentata alla stampa nella giornata di oggi, 12 maggio, sul futuro collegamento capace di congiungere le ferrovie italiane a quelle svizzere. Secondo il Prc «il futuro della Arcisate-Stabio passa da un collegamento ferroviario unicamente destinato al trasporto passeggeri e al traffico merci locale (come in realtà era originariamente previsto ndr) e non ad uso e consumo della Cargo city di Malpensa, che trarrebbe beneficio dalla linea, mettendo però in ginocchio i centri abitati di Induno Olona e di Arcisate».
All’indomani della sostanziale bocciatura da parte Svizzera – che ha tagliato i fondi per il collegamento ferroviario – anche da parte di rifondazione Comunista arriva l’affondo al collegamento.
La riflessione di Rifondazione sul collegamento ferroviario parte da una considerazione di fondo che si basa proprio sul territorio. «La Valceresio – ha affermato il segretario provinciale di Prc Giovanni Bonometti – non ha ancora un piano di programmazione socio economico capace di individuare i bisogni della valle, perché il documento è ancora fermo in Provincia. In assenza di una programmazione, e col progetto della ferrovia, tra l’altro, adottato dalla Regione senza consultare il territorio, si rischia di fare un’opera al servizio del nulla, senza sapere a chi servirà».
Prioritario, a questo punto, parlare della questione in Provincia e coinvolgere i cittadini. In che modo? «Innanzitutto presentando un ordine del giorno in consiglio provinciale per sottoporre all’assemblea queste problematiche – conclude Bonometti – . Poi interagendo direttamente col territorio: abbiamo in previsione un sopralluogo che, tracciato alla mano, sia in grado di evidenziare i danni che questo collegamento così concepito produrrà sull’ambiente. Assieme agli amici di Legambiente inviteremo la stampa e i cittadini a partecipare a questa visita».
In coda alle dichiarazioni di Rifondazione hanno fatto eco anche quelle degli ambientalisti. Antonio Franzosi, di Legambiente, ha difatti sottolineato l’importanza dei pozzi della valle della Bevera e della zona tra Induno Olona e Arcisate, a rischio col collegamento ferroviario. «Il sindaco di Varese, con in mano un progetto dove appare a chiare lettere che i principali pozzi di captazione delle acque verranno compromesse, non spende una parola per sollevare il problema, come avviene per i suoi colleghi di Arcisate e di Induno Olona».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Maggio 2003
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