Blocco dei camion Accam, ok la prima protesta dei comitati
Uno striscione ha impedito simbolicamente per un quarto d'ora il passaggio dei camion. Per i comitati importanti le priorità a salvaguardia del territorio
Davanti ai cancelli dell’Accam, "armati" di striscione che ingombra i cancelli della struttura, a bloccarne simbolicamente l’uscita: è durato non più di un quarto d’ora ma ha avuto grande valore simbolico il blocco dei camion attuato dal coordinamento dei comitati spontanei di Busto Arsizio e il comitato ecologico "Inceneritore e ambiente" di Borsano.
«Con questo blocco, e con il volantino che abbiamo distribuito, chiediamo alle amministrazioni del consorzio di ricordarsi di alcune fondamentali priorità legate all’inceneritore – spiega Mario Cislaghi, uno degli organizzatorei della protesta – la prima, che sembra una banalità ma non lo è, è quella di riconoscere che l’impianto Accam è sul territorio di Busto, con le conseguenze che questo comporta, sia dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente, che dal punto di vista economico: in particolare è necessario che il consorzio faccia, come è uso, una convenzione con il Comune per quel che riguarda l’impatto dell’inceneritore sui costi dell’ente. Poi è necessario che ci vengano date assicurazioni sul fatto che Borsano non resterà l’unico inceneritore provinciale. Il piano rifiuti ne prevede due e non sarebbe giusto che per questioni varie tutti i rifiuti della provincia gravassero su Borsano: per cui chiediamo inoltre rassicurazioni sulla sua utilizzabilità massima, che è di 400 tonnellate al giorno. Su queste questioni da noi poste abbiamo notato attenzione da parte dell’amministrazione di Busto Arsizio, ma non da patre degli altri attori del consorzi: ci sembra che lì, lunica priorità sia la scelta del presidente del consiglio di amministrazione».
Quello del blocco dei camion dell’Accam, l’inceneritore che brucia i rifiuti di ventisette comuni fra la provincia di Varese e Milano, è stata la prima, ma non l’ultima, occasione per i cittadini di uscire dal silenzio che circondava la presenza dell’inceneritore: «Abbiamo già organizzato per domenica 7 dicembre alle 14.30 corteo di protesta che partirà dalla piazza della chiesa di Borsano con arrivo proprio all’inceneritore».
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