Estorcevano soldi ai compagni, manette in classe a due studenti dell’Ipsia

Varese – Il blitz è avvenuto in classe da parte degli agenti della squadra mobile di Varese. Altri due giovanissimi denunciati a piede libero

Violenza e minacce ai compagni di classe per farsi consegnare i soldi. Un’avventura finita al Beccaria per due studenti ripetenti al primo anno dell’Ipsia di Varese. Questa mattina gli agenti della squadra mobile hanno fatto irruzione all’interno dell’istituto per mettere fine ad una serie di angherie che secondo gli inquirenti duravano oramai da tempo.
Tutto inizia su segnalazione di alcuni docenti che notavano degli strani comportamenti tra alcuni studenti delle prime classi. Qui entra in gioco la polizia, che sente le vittime, le quali confermano che un gruppetto di ragazzi di un anno o due più grandi hanno attivato da tempo un giro di violenze per farsi consegnare i soldi dai ragazzi più giovani e più esposti alle violenze. Reati che secondo il codice penale si traducono in una sola parola: estorsione.
A questo punto gli agenti organizzano il trabocchetto: fotocopiano quattro banconote da 10 euro che vengono consegnate questa mattina ai “capetti”, che se li spartiscono subito. Al suono della campanella, però, anzichè i professori in classe entrano gli agenti, che trovano nelle tasche le banconote i cui numeri di serie sono corrispondenti a quelli sulle fotocopie. Due ragazzi, uno di 15 e l’altro di 16 anni vengono condotti al carcere minorile Beccaria di Milano. Altri due sono stati denunciati a piede libero.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Marzo 2004
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