Così sono aumentate le tasse
L'Ulivo redige una tabella per dimostrare la "stangata" della giunta: aggravi anche di 1347 euro rispetto al 2002
Vivere, consumare, ma anche mandare i figli a scuola e utilizzare i servizi comunali costa di più. Una gestione poco accorta della transizione all’euro, una generalizzata percezione di impoverimento, e in più, secondo l’Ulivo, gli aumenti decisi dal comune, dovuti forse ai tagli del governo Berlusconi.
L’opposizione ha redatto una tabella molto precisa. E il confronto con la giunta diventa così interessante e basato su numeri, cifre, situazioni precise.
Domanda di fondo: cosa succede a una famiglia cassanese con due figli che deve pagare l’Ici e utilizzare buoni pasto, servizi post scuola e rette dell’asilo nido? Spende molto di più del 2002. Questa è la conclusione. Ma vediamo come ci si arriva.
Primo caso, papà e mamma guadagnano 800 euro netti a testa per tredici mesi. Se l’abitazione avesse una rendita catastale di 600 euro (come un appartamento di 80 metri quadri, vecchio di 10 anni, per esempio), un figlio frequentasse l’asilo nido e l’altro le elementari, in un due anni l’aumento sarebbe stato di ben 1347 euro. Se i bambini crescono però, va un po’ meglio; la stessa famiglia, con i figli alla materna e alle elementari, ha subito, tra il 2002 e il 2004, un aumento di 496 euro.
Se poi uno dei ragazzi è già alle medie e l’altro alla materna, si passa a 454 euro di spese in più negli ultimi due anni. Quarto caso, un bimbo alle medie e uno alle elementari, stessa casa, stesso stipendio, aumento globale 330 euro.
Passiamo invece a una famiglia che vive in una villetta a schiera (95 metri quadri e dieci anni di vita), un figlio alla materna e l’altro alle medie. A loro andrebbe un po’ meglio, perché dal 2002 avrebbero aumentato i costi "solo" di 526 euro. Se però uno dei due figli, invece di frequentare la materna fosse ancora al nido, sarebbero guai, poiché si tratterebbe di tirare fuori 1419 euro in più rispetto a due anni fa. E ricordiamo che stiamo parlando di gente che guadagna al netto 800 euro al mese.
Ripetiamo, gli importi si riferiscono a Ici, buoni pasto, post scuola e rette del nido e della materna.
A questi aumenti vanno aggiunti quelli, secondo Francesco De Palo – il consigliere comunale che ha fatto i conti – dei rifiuti e dell’acqua. Ci sarebbero poi anche aumenti "indiretti", ad esempio palestre e impianti sportivi.
La morale, secondo l’opposizione è che «gli aumenti della giunta di centrodestra pesano maggiormente su chi ha più bisogno dei servizi erogati dal comune» e sarebbe quindi falso che le tasse sono state abbassate a tutti.
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