L’Europa delle Alpi a convegno a Villa Porro Pirelli
Le assemblee regionali: «Una componente alpina all'interno della costituzione europea». Ci saranno anche Cossiga, La Loggia e Maroni
Nell’Europa futura, una macro regione potrà dire la sua nella nuova geografia politica, economica e culturale. E’ la macro regione alpina, si affaccia a nord e sud della barriera montuosa ed ha e potrà sviluppare ancor più in futuro, un’identità e specificità proprie. La prima Conferenza delle assemblee legislative regionali europee (29 e 30 aprile a Villa Porro Pirelli di Induno Olona, vuole essere un primo momento di "autoanalisi" di diverse realtà accomunate da uno stesso patrimonio antico, in vista di un percorso comunitario comune. Organizzato dal consiglio regionale vi partecipano tutte le autonomie storiche europee di Francia (Rhone Alpes), Svizzera (Vallesi, Canton Ticino e Grigioni), Germania (Baden Wuerttemberg), Gran Bretagna (Galles), Spagna (Paesi Baschi, Catalogna e Cantabria), Austria (Vorarlberg, Stiria, Tirolo e Carinzia) e Liechtenstein e la Repubblica del Tatarstan. Il convegno sarà diviso in due parti: nel corso della prima giornata esponenti politici europei, docenti universitari, personalità della cultura e delle istituzioni, si incontreranno in gruppi di lavoro preliminari. L’indomani prenderà il via la conferenza vera e propria: obiettivo, il rafforzamento del dialogo tra le assemblee alpine per arrivare alla formulazione di una legislazione nazionale e comunitaria per la montagna che tuteli e promuova la specificità delle aree alpine. Ospiti di questa seconda giornata di lavori anche i ministri Enrico La Loggia e Roberto Maroni e il Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga. La dimensione geografica dell’appuntamento sarà occasione per evidenziare tematiche di una certa urgenza anche economica ed infrastrutturale: i corridoi di trasporto, per esempio. «Deve essere avviata – ha detto in qualità di padrone di casa il Presidente del consiglio regionale Fontana – una collaborazione più forte e incisiva tra le Assemblee legislative per rafforzare le politiche di salvaguardia e promozione del territorio alpino. Le sfide dei prossimi anni, proprio per le caratteristiche specifiche di queste aree, richiedono nuove leggi e nuovi strumenti anche in chiave europea. Abbiamo pertanto il dovere di essere protagonisti attivi e partecipi delle decisioni che ci riguardano». «Il patrimonio montano – ha aggiunto il vicepresidente Prosperini – è ricco di ideali e valori che affondano le radici nella storia della gente di Lombardia, ideali e valori che devono oggi essere riscoperti e riproposti con forza per una società che sappia essere orgogliosa della sua identità».
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