«Le telecamere sono inutili, bisogna sensibilizzare»

I Ds attaccano il servizio di telecontrollo. Risponde il vicesindaco: «metteremo altri impianti anche sulle rotonde e nella zona industriale»

«Il sistema di videosorveglianza è del tutto inefficiente ed inadatto allo scopo che si intende raggiungere, e dove sperimentato non ha portato i risultati sperati». I Democratici di sinistra si scagliano contro il progetto delle nove telecamere che a breve saranno operative in città e che in questi giorni stanno effettuando le prove tecniche prima dell’avvio del servizio.
Secondo i rappresentanti del maggior partito di opposizione «le telecamere coprono infatti una limitatissima parte della città, e non sono di alcun aiuto per i reati di maggior allarme sociale come i furti in appartamento e nelle ville, non potendo essere installate ad ogni angolo di strada: così come dislocate possono al massimo rilevare qualche contravvenzione al Codice della Strada». 

«Infine i costi – prosegue Luca Carignola, capogruppo in consiglio comunale -: non va dimenticato che il sistema di videosorveglianza, sebbene in parte finanziato dalla Regione, pesa molto anche sul bilancio di Tradate, e questo in tempi in cui è evidente la scarsità di riscorse. È comunque prioritario aumentare l’organico della Polizia Locale per garantire una vera presenza sul territorio ed attuare in maniera seria il vigile di quartiere. Andrebbe poi istituito un tavolo permanente di confronto fra amministrazione comunale, Polizia Municipale e Caserma dei Carabinieri, al fine di individuare, dati alla mano, il livello di criminalità di Tradate e così organizzare un vero coordinamento dei corpi di polizia per meglio organizzare la vigilanza del territorio e avere una capacità d’intervento più efficiente».

 

«Le telecamere non sono un semplice strumento di repressione – risponde il vicesindaco e assessore alla sicurezza Gianluigi Margutti -. Sono anche un modo per tenere sotto controllo la città dal punto di vista viabilistico. Oltre alle nove telecamere che saranno operative nei prossimi giorni con l’installazione della segnaletica prevista dalla legge sulla privacy, puntiamo a installare degli impianti ad ogni rotonda che sarà realizzata sulla Varesina. E vogliamo installarne altre anche nella zona industriale, sfruttando i futuri oneri di urbanizzazione. Sul fatto che ve ne siano poche è vero, ma sarà un problema che si risolverà presto: in comune ci sono già giunte tre richieste da parte di privati che chiedono di allacciarsi alla nostra rete. Noi certo non guarderemo in casa loro, ma controlleremo la telecamere che guarderanno la strada. Un altro occhio sulla città, tutto a spese del privato. Chiunque fosse interessato può recarsi in Municipio».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Aprile 2004
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