Nasce la “Dimensione Alpina”. Senza grandi entusiasmi

Aperti tra defezioni e ritardi i lavori della Prima Conferenza dei Presidenti della Assemblee delle Regioni. Assenti i ministri Maroni e La Loggia, ma anche l'assessore Buscemi e il presidente Reguzzoni

Nemmeno le Alpi poterono contro Alitalia. Il braccio di ferro in atto tra Governo e compagnia di bandiera ha influito anche sull’andamento dei lavori della Prima Conferenza dei Presidenti delle Assemblee delle Regioni alpine in corso a Villa Porro Pirelli di Induno Olona. 
Bloccati a Roma il Ministro del Welfare Roberto Maroni, il presidente  emerito della Repubblica Francesco Cossiga, il ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia. Ma i lavori questa mattina sono stati disertati anche dall’assessore regionale Massimo Buscemi e dal presidente della Provincia Marco Reguzzoni, in sua vece l’assessore Campiotti.
Sedie vuote persino al tavolo congressuale, mentre i rappresentanti istituzionali, Regione, Comune di Induno, Comunità della Valceresio, davano il via alla seconda giornata di sessioni tecniche. 

Il presidente del consiglio regionale Attilio Fontana ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa volta a tenere a battesimo la "Dimensione europea", a metà strada tra sinergia istituzionale e sintonia di ambizioni culturali delle varie regioni alpine:«È il primo incontro delle assemblee elettive dell’arco alpino – ha detto in apertura il presidente Fontana – e crediamo che si tratta di un passo avanti importante nella partecipazione al futuro della montagna e per la preparazione delle decisioni sul futuro delle Alpi.  Le Alpi sono oggi un sistema di valori, di identità, di sviluppo e di iniziative che è sottoposto a forti pressioni, e per il quale anche le Assemblee possono portare un contributo, proprio per la loro prossimità ai cittadini. Il nostro incontro internazionale vuole dare impulso alla costruzione di una "dimensione alpina" all’interno dell’Unione Europea». 
Nel corso dei lavori, i comitati tecnici hanno affrontato i temi tesi a creare le basi per sviluppare la "Dimensione alpina": dal riconoscimento stesso di questa omogeneità, al dialogo internazionale sul futuro della montagna, alla convergenza di strumenti e politiche, alle strategie da attuare sulla base della dichiarazione di Lisbona, al ruolo delle assemblee elettive delle regioni alpine. 

Insomma un incontro non proprio baciato dalla fortuna che ha avuto un intenso scambio di punti di vista tra i delegati presenti: Luca Marsico, Presidente della Comunità Montana della ValCeresio, Manfred Dörler, Presidente dell’Assemblea del Vorarlberg, membro del Comitato permanente della CALRE, Riccardo Nencini, Presidente della CALRE – Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Roberto Gagliardi, sottosegretario del Ministero del Welfare, Piergianni Prosperini, Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Luciano Valaguzza, Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, Giuseppe Adamoli, Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, il senatore Augusto Rollandin, Presidente dell’intergruppo "Amici della montagna" al Parlamento italiano, Jorg Freuschlg, Presidente del Parlamento della Carinzia, Luigi Zanzi, Università di Pavia e Vice Presidente della società europea di storia delle Alpi, Ernst Benach i Pascual, Presidente del Parlamento catalano, Johon Marek, Vice Presidente del Parlamento gallese, Rudolf Federspiel, Vice Presidente del Tirolo, Josè Javier Pomes Ruiz, Commissione affari regionali del Parlamento europeo, Enrico Borghi, Presidente dell’Uncem, Claude Haeg, Presidente della Fondazione europea per lo sviluppo sostenibile delle Regioni, Patrice Clivaz, Vice Presidente del Gran Consiglio del Vallese, Klaus Wanger, Presidente dell’Assemblea nazionale del Liechtenstein, Enrico Morando, Vice Presidente della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica.

E mentre a Villa Porro Pirelli si discuteva, nel salotto buono di Varese una tensostruttura ha accolto i visitatori curiosi di conoscere i differenti prodotti locali, nell’attesa della promessa "mangiata folkloristica" prevista da domani sera con una polentata che porterà la firma di un’equipe di cuochi bergamaschi.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2004
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