«Non riesce a dare una motivazione al folle gesto»

Omicidio di Busto: primo interrogatorio di fronte al Gip per il padre delle giovani vittime. Sabato prossimo la perizia psichiatrica

«Piangeva più dell’altro giorno, era distrutto. È ancora sotto shock, ma forse si sta facendo strada un minimo di consapevolezza su quanto accaduto». L’avvocato difensore Sergio Bernocchi era presente al primo interrogatorio che il giudice per le indagini preliminari, Toni Novik, ha effettuato con Roberto Guaia, l’uomo che due giorni fa ha ucciso a coltellate i due figli di 14 e 17 anni, Deni e Ilaria. 
L’interrogatorio, che si sarebbe dovuto effettuare questa mattina, si è svolto a sorpresa ieri pomeriggio. Di fronte al gip, l’uomo ha confermato la versione raccontata nel primo interrogatorio di fronte al pubblico ministero, Tiziano Masini.

Ma Guaia non ha ancora dato alcuna motivazione al folle gesto. «Non è che non ha voluto dare la motivazione – spiega l’avvocato difensore -, non l’ha saputa dare. Continuava a invocare i suoi bambini a dire che li andrà presto a trovare».
Intanto il pubblico ministero, d’accordo con l’avvocato, ha chiesto una perizia psichiatrica. L’incarico è stato affidato a Massimo Picozzi, lo stesso psicologo, specializzato in criminologia, che ha curato le perizie del delitto di Cogne. L’incontro tra lo psicologo e Guaia si svolgerà il prossimo sabato, 17 aprile.

In queste ore, invece, si sta effettuando l’autopsia sui corpi dei due adolescenti. Nel pomeriggio, alle 16, si terranno nella basilica di San Giovanni, nell’omonima piazza, i funerali delle giovani vittime.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Aprile 2004
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