Badia di San Gemolo: la rinascita di un gioiello
Conclusi alcuni interventi sul complesso architettonico dell'XI secolo, per il cui recupero è stato redatto uno studio di fattibilità
Con la pavimentazione del chiostro nonché la ricostruzione di un tratto del muro abbaziale, la realizzazione della pavimentazione esterna (analoga a quella del chiostro stesso) e di un giardino su modello dell’hortus conclusus di fronte alla facciata verso il fiume, sono stati portati a termine alcuni importanti lavori di riqualificazione della Badia di San Gemolo a Ganna.
Il chiostro dell’abbazia costituisce non soltanto il cuore del monumento, ma anche un ambiente di notevole rilevanza architettonica, grazie all’estrema rarità della pianta pentagonale. Di questo gioiello, dunque, è stata realizzata la pavimentazione, consistente in un camminamento a perimetro in beola e la parte centrale in acciottolato. Le opere esterne hanno invece condotto alla riqualificazione del contesto della Badia, della sua inserzione nel tessuto urbano e in quello naturale. Sono inoltre stati realizzati alcuni impianti di sicurezza, da tempo necessari: è stato installato un circuito di telecamere interne ed è stata creata una camera blindata al piano interrato, che permetterà di conservare in loco la notevole collezione di pezzi di ceramica di Ghirla, da collocarsi nel museo in progetto per i rustici abbaziali.
Durati nove mesi, i lavori sono costati oltre 370.000 euro, in parte coperti da un finanziamento della Fondazione Cariplo.
Nel frattempo è stato redatto dal Settore Patrimonio Beni Architettonici un complessivo studio di fattibilità per il recupero e la valorizzazione del complesso monumentale, studio che individua le funzioni da assegnare ai vari ambienti della Badia.
I vari ambiti oggetto dello studio di fattibilità sono riassumibili in sei punti: 1) realizzazione di alcuni parcheggi in prossimità del cimitero; 2) recupero dei rustici abbaziali; 3) realizzazione di un auditorium per musica da camera, attraverso la ristrutturazione dell’ex cinema-teatro parrocchiale; 4) creazione di alcuni spazi di accoglienza da adibire a libreria e caffetteria, ricavati negli ambienti che si affacciano sul chiostro; 5) insediamento dell’oratorio giovanile negli spazi, ora in stato di abbandono, a pianterreno della residenza parrocchiale; 6) interventi vari sulla chiesa abbaziale, che, comunque, dovrebbe essere oggetto di un progetto specifico.
Il costo complessivo dell’intervento è stimabile in oltre 7 milioni di euro.
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