Frana di Olona, gli sfollati tornano a casa

Notizie rassicuranti dal Genio Civile: nonostante la pioggia la situazione è assolutamente stabile

Schiarita sui timori relativi alla frana di Induno. Nonostante l’ondata di maltempo e le precipitazioni insistenti delle ultime ore, sembra che il fronte della frana che ha sconvolto l’abitato di Olona due settimane fa, si sia stabilizzato. È quanto afferma Chiara Bossi, dirigente del Genio Civile che da due settimane è responsabile delle prime opere di messa in sicurezza ordinate dalle autorità competenti. «Non c’è stato nessun ulteriore movimento – spiega – nessuna ulteriore caduta di materiale sulla strada». Il primo tempestivo intervento, quello di creare nell’area di scavo un bacino che raccogliesse eventuali altri movimenti franosi, si è dunque rivelato fortunatamente superfluo. Completate anche le opere di drenaggio a monte della frana: realizzate con materiale ghiaioso, convoglieranno in maniera non rischiosa le acque in zone non pericolose. Sarà compito poi dell’amministrazione mettere a punto presidi fognari o di altro genere per raccogliere l’acqua incanalata. 
A fronte di questa situazione, nella giornata di sabato è stata revocata l’ordinanza con cui il sindaco Carlo Crosti aveva deliberato lo sgombero delle case minacciate dal movimento franoso. «Si è deciso per cautela di attendere le prime piogge – continua Chiara Bossi -; verificata la sostanziale tenuta della terra, agli abitanti del luogo è stato concesso di rientrare nelle loro case. Anche i danni riportati dalla caduta della gru sono stati valutati tali da non comportare danni statici preoccupanti». A breve, probabilmente all’inizio di settimana prossima, cominceranno i lavori di rifacimento del muro di cinta dell’area di cantiere, alto circa 2,5 metri, abbattuto dalla frana e dal peso della gru. 
I lavori eseguiti dal Genio Civile, unico autorizzato dal magistrato ad entrare nell’area del cantiere, potrà avere anche altre ultilità. « Ogni fase del nostro lavoro è stato attentamente documentato e fotografato. Rilievi sulla morfologia del terreno sono stati fatti con regolarità, abbiamo ritrovato la vecchia fondazione e le nuove gettate del cantiere. Tutto è stato documentato». Materiale che insieme alle prime immagini scattate dall’elicottero dei vigili del fuoco il giorno stesso delle frana saranno documenti utilissimi per l’indagine in corso. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Maggio 2004
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