Giappone, musica sacra targata Varese

Tokyo – Inaugurato nella capitale l'organo costruito dalla Casa Organaria Mascioni di Azzio

Nella cattedrale cattolica di Tokyo con un organo costruito in provincia di Varese. Lo strumento è stato realizzato dalla Casa Organaria Mascioni di Azzio, che da generazioni fornisce organi in tutto il mondo. E anche la capitale giapponese, dallo scorso 8 maggio, quando si è celebrato il concerto inaugurale che si è svolto di fronte a 1200 persone, ha il suo organo made in Varese. Alla cerimonia erano presenti anche l’Ambasciatore d’Italia in Giappone, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, il Nunzio Apostolico e l’Arcivescovo della città. Il Maestro Lorenzo Ghielmi, per l’occasione, ha eseguito un vasto repertorio musicale che ha consentito di dare evidenza a tutte le caratteristiche foniche dello strumento, in particolar modo alle sonorità tipiche dell’organo italiano.

Grande la soddisfazione nell’azienda di Azzio, piccolo centro in Valcuvia, paese di poche centinaia di persone dove vengono custoditi i segreti di suoni d’altri tempi. «L’avvenimento rappresenta un successo da diversi punti di vista – spiegano dall’azienda varesina -. In primo luogo perché, in Giappone, si tratta di uno dei rarissimi esempi di organo situato in una Cattedrale, in grado quindi di restituire, a differenza della maggior parte degli altri strumenti che si trovano in sale da concerto, sacralità e profondità al repertorio organistico più autentico. In secondo luogo per l’attenzione che ad esso ha rivolto la televisione di stato giapponese NHK che, oltre ad avere registrato il concerto, ha seguito e documentato tutte le fasi di realizzazione dell’opera nello stabilimento della Casa Organaria Mascioni di Azzio, dando vita ad un documentario in onda il prossimo 17 giugno».

Lo strumento è collocato sulla cantoria soprastante l’ingresso principale della modernissima Cattedrale, opera del famoso architetto Kenzo Tange, e, grazie alle sue forme dal marcato slancio verticale, in inserisce armoniosamente nella struttura ascensionale del tempio.
La costruzione dello strumento, un organo a canne a trasmissione meccanica, ha richiesto oltre 16.000 ore di lavoro nei laboratori di Azzio, circa un anno, cui hanno fatto seguito il lungo viaggio per il trasporto, il montaggio e l’intonazione avvenuta a Tokyo.
Per adeguarlo alla particolare struttura architettonica dell’edificio, lo strumento si presenta suddiviso in tre corpi sonori distinti: in primo piano il Positivo Tergale, contenente il nucleo di canne dalle sonorità tipicamente italiane; in secondo piano il Grand’Organo con le sue canne di stagno lunghe sei metri, che ne fornisce la massa sonora principale, insieme al Recitativo contenente i registri d’effetto. In terzo piano il corpo del Pedale dalle sonorità gravi. Nel complesso l’organo risulta composto di 46 registri distribuiti su tre tastiere per un totale di 3.068 canne.

L’organo della Cattedrale di Tokyo è l’Opera n. 1.165 della Casa Organaria Mascioni che, fondata nel 1829, da sei generazioni continua una tradizione famigliare e artigianale dedita alla costruzione di nuovi organi e al restauro di strumenti antichi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Maggio 2004
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