L’importanza della comunicazione glocalizzata

Un intervento del professor Paolo Bellini

In occasione del Convegno su "Pubblica amministrazione & Comunicazione", promosso da UPEL (Unione Provinciale Enti Locali), che si terrà a Varese il 22 Maggio, verranno presentati i risultati di una ricerca sull’argomento, promossa da Confcommercio e Unicom. L’indagine condotta – a distanza di quasi quattro anni dall’entrata in vigore della Legge 150 del 2000, che disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni – mostra chiaramente come in Italia vi sia ancora molto lavoro da svolgere per migliorare la comunicazione tra gli enti locali e i cittadini.

Un paese che vuole affrontare le sfide del nuovo millennio, poste dai mutamenti sociali e politici caratterizzati dal processo di globalizzazione dell’economia e della comunicazione, non può non tener conto dell’Efficienza della pubblica amministrazione. Tale Efficienza è determinata, non solo dalla capacità di fornire risposte rapide e adeguate alle richieste dei cittadini, ma anche da come gli enti pubblici comunicano in ambito nazionale e locale. Ed è proprio quest’ultimo, e più immediato livello, ad avere un’importanza fondamentale per il tessuto sociale e industriale italiano dove vi è un’economia fondata in larga parte sulla piccola e media impresa. Non solo, quindi, gli enti locali hanno il dovere di garantire un’informazione minimale assolvendo ad un obbligo di legge, ma dovrebbero anche preoccuparsi di veicolare le informazioni nella maniera più efficace possibile. Si tratta di una questione di grande importanza per tutto il Sistema Italia. Avere uno stile ed un’immagine adeguati alle aspettative dei cittadini significa, non solo creare consenso politico a livello locale, ma anche generare fiducia nelle istituzioni e nel loro ruolo di elemento propulsivo per la crescita del paese nel suo complesso. Detto diversamente, ritengo che non si possa nemmeno lontanamente pensare di affrontare le sfide poste dall’odierna civiltà delle immagini e della tecnologia avanzata, senza un’adeguata sinergia tra enti pubblici e cittadini. Come sanno molto bene gli scienziati e gli studiosi della comunicazione, in un mondo come quello odierno caratterizzato da una struttura reticolare, ogni elemento non vale tanto per se stesso, quanto per la capacità che ha di sviluppare molte e robuste connessioni. Chi ha orecchi per intendere, intenda.

Paolo Bellini
Docente di Scienze della Comunicazione
Università degli studi dell’Insubria

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Maggio 2004
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