«Legambiente Busto Arsizio dice stupidaggini»
I progettisti del golf nel Parco Alto Milanese passano al contrattacco, rivendicando l'appoggio di Legambiente nazionale al prog
E’ tutto un gigantesco equivoco, sulla questione si è fatta della pessima informazione, anzi della disinformazione. Questo, in sostanza, il succo della conferenza stampa tenuta questa mattina in via Ariosto a Busto Arsizio dalle parti interessate alla realizzazione della futura Accademia dello Sport nel Parco Alto Milanese. Erano presenti Giovanni Buzzi, presidente della Piccola Cooperativa Polisportiva Alto Milanese, il presidente della Federazione Italiana Pitch and Putt Carlo Farioli,l’agronomo Paolo Croce, socio di Legambiente nazionale nonchè coordinatore tecnico presso la Scuola Nazionale di Golf del Centro tecnico Federale di Sutri (Viterbo), l’architetto D’Elia, il presidente della Federazione Pitch and Putt Alto Milanese ingegner Fontana, il vicepresidente della federazione nazionale Gianfranco Cosmacini.
Buzzi ha subito chiarito che la conferenza stampa non era stata convocata per esporre il progetto definitivo, che vedrà la luce solo una vlta messe d’accordo tutte le parti intressate. "Del resto siamo imprenditori, noi con la politica non c’entriamo nulla".
Carlo Farioli ha affermato con il progetto dell’Accademia dello Sport si intendeva semplicemente far accedere al Parco Alto Milanese e alla sua natura chi oggi non ne può usufruire. "La struttura non sarà assolutamente agonistica, servirà da scuola, da avviamento allo sport per i giovani e anche per i disabili fisici e psichici. L’area era stata individuata anni fa come la più appetibile della zona per la sua vicinanza al Palazzetto dello Sport (PalaPiantanida) e ad una piscina, quindi con possibila di parcheggio e di creare una rete di attività sportive. Il centro, nelle nostre intenzioni, avrebbe dovuto essere un motore di quanto avveniva nel Parco; e non solo Busto era d’accordo, ma anche gli altri Comuni si sono sempre mostrati interessati a tanti aspetti del progetto, per sempio le piste ciclabili, o l’orienteering. Il Pitch and Putt è un modo di allenarsi al golf, ideale per i principianti ma molto utile anche ai professionisti per perfezionare il "gioco corto", quello più difficile.
L’agronomo Paolo Croce ha contrattaccato lancia in resta alle accuse di Legambiente Busto Arsizio: "La lettera di Legambiente al Comune riproduce in fotocopia quella di un Circolo siciliano della stessa organizzazione. Io ho parlato con la direzione nazionale di Legambiente, per la quale stiamo preparando il dossier "Golf e Ambiente", e un’organizzazione di questo calibro non può permettere ai Circoli locali di scrivere stupidaggini prive di qualsiasi veridicità scientifica. Si scrive che un campo da golf asseta un paese di 8.000 abitanti: falso, perchè non si usa acqua potabile per irrigare i campi, nè si usano in un anno i 360.000 mc d’acqua denunciati, se ne usano diciamo 200.000, che comunque sono parecchio meno di quelli richiesti da qualsiasi coltura agricola – e lo posso dire per esperienza professionale, a differenza di Stefano Marcora che è evidentemente incompetente in materia.. Quanto all’uso di fitofarmaci e diserbanti, è la stesa storia; in agricoltura se ne usano molti di più. Quanto poi alla questione strettamente legale dell’uso dei terreni del Parco, be’, quella è un’altra storia che va risolta in sede politica".
Farioli ha voluto chiarire come le reti che erano la struttura non siano state studiate per impedire alla gente di entrare, nè ostacoleranno il passaggio della microfauna, poichè saranno sospese a 50 cm da terra; semmai le reti saranno lì a proteggere la gente all’eseterno, e le auto di passaggio, da qualche colpo… non esattamente preciso. "E comunque, lo ripeto, l’ingresso sarà gratuito".
Buzzi ha affermato che tutti i lavori saranno eseguiti rispettando le norme del Parco e le più moderne tecniche di progettazione "ecologically correct" le piante inserite saranno concordate con il parco quanto a specie e posizionamento, si userà solo acqua di falda superficiale per irrigare, si ricaverà un laghetto. Le strutture saranno prefabbricate.
Ma allora, ha chiesto un giornalista, perchè tutti questi attacchi?
Per disinformazione, è stato risposto. I dati sul golf denunicati da Legambiente Busto Arsizio provengono dal sito di una sola persona, nota e tutt’altro che attendibile a detta dei presenti; anche Rifondazione Comunista, che pure aveva presentato un’interpellanza in Consiglio comunale sulla questione, ha ricevuto spiegazioni ed è rimasta spiazzata dal divario delle posizioni tra la Legambiente nazionale e quella bustocca. Farioli, dopo aver denunciato come "da otto anni pensiamo a questo progetto, certe volte ci siamo sentiti dei Don Chisciotte contro i mulini a vento", ha ricordato anche il progetto del tunnel sotto viale Gabardi per collegare l’Accademia dello Sport al palaPiantanida, un’idea che non vede il Comune entusiasta; Croce ha rincarato la dose ricordando che i campi da calcio in sintetico sono enormemente più dannosi per l’ambiente di un campo da golf, eppure nessuno protesta, e che l’ambientalismo va fatto a 360° e non in una sola direzione, danneggiando la reputazione di Legambiente e facendo un autogol.
"A giugno" ha continuato Croce "presenteremo a Legambiente Nazionale le nostre idee. Io faccio parte di un programma internazionale per la certificazione ambientale dei campi da golf europei, e per dirvi la serietà con cui è condotto il nostro lavoro solo 19 campi sui 6000 d’Europa finora hanno ottenuto questa certificazione, non perchè gli altri non abbiano le caratteristiche ambientali richieste, ma a causa della stretta osservanza dei parametri legali nella varie nazioni (esempio, la "temuta" legge 626 in Italia).
Carlo Farioli ha chiuso ribadendo per l’ennesima volta: "Questa non sarà una struttura privata e a scopo di lucro, così come non è a scopo di lucro la Piccola Cooperativa Polisportiva Altomilanese. Quando I Comuni saranno finalmente d’accordo tra loro presenteremo il progetto definitivo. Deve essere un progetto pilota, esportabile in tutta Italia, un centro non agonistico, indirizzato all’educazione attraverso lo sport".
Resta allora il dubbio: ma venerdì sera su Rete55, di cosa si è discusso?
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