Luoghi della Memoria e Soli delle Alpi accendono il consiglio

L'intitolazione di uno spazio ai caduti in Iraq e un progetto contestato gli argomenti più discussi in consiglio comunale

Un minuto di silenzio è stato osservato ieri sera all’inizio del consiglio comunale in memoria di Matteo Vanzan, il lagunare caduto in combattimento a Nassiriya, e di due illustri concittadini recentemente scomparsi, Gianmario Toia e Mario Morlacchi. La fase deliberativa è stata breve, e ha visto tra l’altro l’approvazione della richiesta di aprire a tutti i residenti bustesi oltre i 60 anni la partecipazione all’assemblea generale dell’unico centro sociale per anziani della città, finora riservata ai residenti del quartiere Sant’Anna in cui il centro si trova. La vera battaglia si è avuta nella discussione delle mozioni incrociate di Rifondazione Comunista e della maggioranza. I comunisti, supportati dall’opposizione, chiedevano al comune di intitolare uno spazio ai Martiri della Pace, di impegnarsi per sostenere iniziative a favore della pace e del rispetto della vita umana, e di istituire con proprio patrocinio un concorso per un’opera d’arte a ricordo di tutte le vittime di Nassiriya, da posizionarsi all’ingresso del Palazzo Comunale. La maggioranza ha risposto con una controproposta che rovesciava integralmente l’impostazione ideologica di quella di Rifondazione; se da quella parte la guerra era vista come menzogna e impostura, per la maggioranza si trattava di una lotta contro il terrorismo, e dunque per la pace. La proposta della maggioranza chiedeva di istituire un Luogo della Memoria a ricordo dei caduti italiani in Iraq. «Se non abbiamo scelto un luogo preciso, come lamenta l’opposizione, è perchè desideravamo che la scelta fosse fatta da questo consiglio comunale» ha detto Gigi Farioli di Forza Italia. Parole dure sono venute dall’opposizione da un lato contro l’idea di erigere un monumento alle sole vittime italiane, dall’altro contro l’idea si possa combattere il terrorismo aizzando l’odio in Medio Oriente con occupazioni militari, distruzioni e torture. Il sindaco Luigi Rosa ha comunque accolto come raccomandazione l’istuituire un luogo commemorativo delle vittime di questa guerra, ma è certo che ne sentiremo riparlare. La seconda questione che ha scaldato un consiglio comunale altrimenti non particolarmente vivace è stata la protesta dell’opposizione per il progetto di parcheggio tra le vie Isonzo e Galvani, sul quale campeggiava in bella vista un grande Sole delle Alpi quale elemento decorativo sul terreno. L’opposizione ha anche fatto circolare copia di una provocatoria ed ironica proposta di emendamento con la quale si proponeva di aggiungere in fondo alla risoluzione relativa alla creazione del parcheggio le seguenti parole: "e ad evitare di piantare o seminare sul suolo pubblico querce, ulivi e margherite". L’opposizione ha chiesto di sostituire il simbolo leghista del Sole delle Alpi con la Rosa Camuna simbolo della regione Lombardia. Il consigliere Grandi (DS) ha detto che il problema non sono i simboli di partito, ma il fatto che se ne esponga uno solo, oltretutto rappresentativo di un 20% appena dell’elettorato cittadino; il sindaco ha risposto che la Lega, al governo con un monocolore da nove anni, avrebbe potuto tappezzarne la città ma finora si è ben guardata dal farlo. Alla fine la questione è stata rinviata in commissione lavori pubblici per approfondimenti e ulteriore discussione. Un’ultima notizia: con ieri sera sono state esaurite le interrogazioni e le proposte di risoluzione arretrate risalenti al 2003.

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Pubblicato il 26 Maggio 2004
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