Avviso ai naviganti
Pallacanestro Varese ancora senza abbinamento
Quattro partite, tre vittorie, secondo posto in classifica, migliaia di tifosi che la seguono con passione, campionati più che dignitosi dopo lo scudetto del 1999 e un grande nome dovuto a scudetti e coppe europee e intercontinentali, eppure la Pallacanestro Varese non ha ancora un abbinamento che possa rendere meno pesante la gestione della squadra.
La città, la provincia – mi riferisco alle forze economiche – non da oggi non prendono un’iniziativa e se per avventura lo fanno, a beneficiarne sono squadre forestiere. Come a dire che dopo le gestioni delle famiglie Borghi, Bulgheroni e Castiglioni difficilmente il basket a Varese vivrà stagioni felici. Non si deve polemizzare con gli imprenditori se non intervengono: la situazione economica è molto difficile, possono dunque avere problemi, ma la loro scelta non è comunque di oggi: essi avevano già mandato da tempo chiari segnali e per la Pallacanestro Varese ci sarebbe stato un ridimensionamento se in Gianfranco Castiglioni non avesse prevalso una grandissima passione.
Un abbinamento ha un suo costo, la società fa bene a non prendere in considerazioni offerte di poco conto, resta il fatto che la città ha ricevuto un ulteriore “ avviso ai naviganti ”: se l’attuale proprietario dovesse lasciare – l’onere finanziario della gestione è notevole – finirebbe il grande ciclo del basket varesino.
Il primo abbinamento arrivò a metà degli Anni 50, con la Storm, grazie a un personaggio varesino di rilievo, Nisca, titolare di un famoso negozio in piazza Monte Grappa, poi l’Ignis, la Mobilgirgi e l’Emerson firmarono o grandi successi. Nel ’99 l’ultimo scudetto vide una formula nuova di abbinamento, ma già con la famiglia Bulgheroni era diventato imponente l’intervento dei proprietari per pareggiare i conti.
Da tempo le risorse degli abbinamenti sono divise con altri sport – il calcio la fa da padrone – e il basket nazionale ha anche conosciuto le difficoltà del professionismo degli atleti: insomma uno sponsor di livello
non lo si reperisce facilmente. Per la Pallacanestro Varese è un momento delicato, almeno in prospettiva.
E’ allora il tempo di stare vicini alla squadra e anche alla società.
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