Beni architettonici e paesaggio, Provincia e Fai promuovono la cultura della tutela
Giovedì 14 un convegno rivolto agli uffici tecnici delle amministrazioni e agli ordini professionali
Un workshop dedicato alla conservazione, al recupero, alla tutela dei beni architettonici e paesaggistici. L’iniziativa nasce sotto grazie a Provincia e Fai, da tempo partners fattivi in una linea maginot istituzionale-privata per la tutela del patrimonio.
Si terrà giovedì 14 nella sala Napoleonica di Ville Ponti.
Obiettivo è coinvolgere gli uffici tecnici dei comuni, quanti cioè sul campo operano o dovrebbero operare quotidianamente dentro le problematiche complesse della tutela patrimoniale, e poi gli ordini: architetti, ingegneri, in testa.
Obiettivo raggiunto: la risposta è andata al di là delle aspettative: saranno circa 250 quanti tra queste categorie aderiranno alla giornata di studio.
«La conservazione e il recupero dei beni architettonici – articola l’assessore al patrimonio della Provincia, Gianbattista Gallazzi – sono, accanto alla difesa ambientale, il primo passo per la promozione in seno turistico del territorio. E la tutela preventiva di un bene è la premessa per ogni ente locale, per evitare costose spese di recupero conservativo».
Tutela e prevenzione, manutenzione ordinaria. Su questi tre concetti poggerà il senso del convegno-workshop.
Alla giornata saranno presenti relatori di altissimo profilo professionale provenienti da poli accademici di tutta Italia ed esperti di singole specificità nel campo del recupero e della conservazione.
«Il metodo della conservazione programmata e l’attenzione all’apporto di scienza e tecnologia nel settore della diagnostica e del recupero – spiegano ancora gli organizzatori – portano a considerare come l’approccio interdisciplinare stia portando notevoli vantaggi anche nel settore del restauro architettonico». Un’attenzione specifica sarà rivolta alla questione del riuso e della gestione dei beni recuperati: un aspetto programmatico molto spesso trascurato dai piani di lavoro delle amministrazioni
Il taglio degli interventi sarà, per volontà dei curatori, eminentemente pratico: non insisterà sulla teoria, quanto sulle tecniche, sulle modalità, sugli strumenti, nonché le opportunità per l’utilizzo del bene restaurato.
Tra i relatori: Antonio Sgamellotti dell’Università di Perugina, gli architetti Luisa Pedrazzini e Antonio Zagaglia della Regione Lombardia, Stefano della Torre del Politecnico di Milano, Lucia Toniolo del Cnr, l’ingegnere Lorenzo Jurina del Politecnico di Milano, Emilio Trabella, specialista di architettura del giardino e del paesaggio e consulente del Fai, l’architetto Christian Campanella, del Politecnico di Milano, l’architetto Paola Candiani, responsabile gestione delle proprietà Fai e l’ingegnere Giorgio Rigone capo ufficio tecnico del Fai, Enrico Bellezza, consigliere del ministro per i beni culturali e Carla di Francesco, direttore generale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
L’appuntamento organizzato in prima persona da Federica Ammiraglio, dell’assessorato ai beni architettonici della Provincia e dal direttore generale del Fai Walter Magnifico, sarà introdotto dal vice presidente Giorgio De Wolf e dallo stesso Magnifico e dall’assessore Gallazzi e sarà moderato dall’architetto Ettore Mocchetti.
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