Cardano con l’Anci contro il decreto taglia-spese
Il sindaco Aspesi e la sua maggioranza appoggiano l'Anci nella critica al decreto taglia-spese emanato dal governo il dodici luglio scorso
Cardano sta con l’Anci. Il comune guidato da Mario Aspesi, in seguito a quanto deciso nel consiglio comunale del 14 ottobre, ha approvato un ordine del giorno relativo al cosiddetto decreto taglia-spese.
Tale provvedimento, emanato il 12 luglio e avente come scopo il contenimento della spesa pubblica, di fatto assesta un duro colpo agli enti locali, sia a livello istituzionale, sia più concretamente sulla loro finanza e sui servizi offerti ai cittadini. Il decreto dispone che per i comuni con oltre 5000 abitanti la spesa non potrà essere, nel bilancio 2004, superiore a quella media annua del triennio 2001-2003 ridotta del 10%.
Anci, l’Associazione nazionale comuni d’Italia, si è da subito impegnata a favore degli enti locali, con iniziative di supporto politico e istituzionale.
La delibera proposta in votazione a Cardano dalla lista di maggioranza “Nuova Cardano Viva” riprende una bozza di delibera suggerita da Anci stessa.
Alla fine, con i soli voti della maggioranza, il consiglio comunale ha deliberato di condividere il parere dell’Anci sul decreto. Inoltre ha deliberato di inviare la delibera al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Economia e al Presidente dell’Anci.
Mario Aspesi, sindaco di Cardano ha detto: «Aderisco pienamente all’ordine del giorno votato dalla mia maggioranza, perché reputo fondamentale l’operato che l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia svolge a favore degli enti locali. Stiamo preparando il Bilancio 2005 e le indicazioni avute dal Governo sia per le spese, sia per gli investimenti, prevedono un tetto massimo rispetto al consuntivo 2003 pari al 4,8 %. Se così fosse, dovremmo predisporre un piano per il 2005 inferiore a quanto stiamo spendendo quest’anno. E’ chiaro che il ruolo dell’Anci è fondamentale per cambiare questo limite proposto dalla Finanziaria. Ho partecipato sabato 16 ottobre a Milano all’Assemblea regionale di Anci e tutti i sindaci che sono intervenuti, nonché il vecchio e il nuovo presidente di Anci Lombardia, hanno espresso il loro impegno per chiedere di modificare la proposta del Governo. Sono stupito che il consiglio comunale di Cardano non abbia registrato l’unanimità.
Cercherò di spiegarmi ancora meglio. La nostra posizione è questa: almeno i comuni che rispettano il patto di stabilità, che rispettano gli equilibri di bilancio, che hanno i conti a posto, devono poter operare con la necessaria autonomia e responsabilità».
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