Consiglio ancora diviso sul Piano Provinciale Rifiuti

Al Consiglio Comunale scontro fra Sindaco e Porfidio. In discussione anche il carovita, il futuro del Piantanida e dell’ex calzaturificio Borri

Quattro risoluzioni affrontate su novantotto, aspri diverbi, con anche attacchi personali, fra maggioranza e opposizione e una dura denuncia del Sindaco verso «una delle peggiori pagine del Consiglio Comunale», riferendosi chiaramente alla discutibile iniziativa del Consigliere Porfidio lo scorso 24 settembre.

E’ questo in sostanza il bilancio del Consiglio Comunale di ieri sera.

In apertura le comunicazioni del Sindaco Rosa, che ha reso noto l’invio alla Provincia di Varese di un documento unitario contenente delle osservazioni della Commissione Ambiente, Territorio e Fauna rispetto alle linee guida per la predisposizione del piano provinciale dei rifiuti.

Fra le dichiarazioni iniziale dei capigruppo invece da segnalare è stato l’intervento di Mariani (Margherita per l’Ulivo), che ha espresso «perplessità riguardo l’uso propagandistico da parte dell’Amministrazione della pubblicazione “Informando”».

I punti affrontati sono stati in conclusione solo quattro. La maggior parte della seduta è stata dedicata alla discussione circa il Palazzetto dello Sport Piantanida, rispetto a cui Grandi (Progressisti per l’Ulivo), Salomi (Udc) e Porfidio (Gruppo misto) chiedevano spiegazioni all’assessore Ruffinelli sulla futura gestione della struttura, che da dicembre passerà da una gestione coadiuvata con Agesp Holding a una esclusiva dell’amministrazione.

Quasi un’ora di dibattito è stata invece dedicata al problema del carovita proposto da Di Paolo (Progressisti). Alla proposta di concordare un paniere di prezzi calmierati con i commercianti, l’Assessore Chierichetti ha fatto notare che «la decisione di calmierare i prezzi dipende solo da un’azione volontaria dei commercianti, e l’Amministrazione non ha alcun potere coercitivo».

L’ultima parte del Consiglio è stata dedicata al problema dell’ex calzaturificio Borri. Senza una risposta circa il finanziamento per il nuovo commissariato da parte del Governo, i lavori non possono partire in nessuna delle due parti dell’edificio. Su proposta di Speroni è stata quindi votata all’unanimità una “carica-minaccia” di cui investire il Sindaco per fare pressione sul ministero.

Si chiude nello scontro la serata, quando l’opposizione chiede chiarimenti riguardo il documento unitario inviato in Provincia. Speroni la prende quasi come un’offesa personale al Sindaco e chiede un voto di “sostegno di massima” al documento e alle parole del Sindaco. Il centro sinistra si oppone alla votazione, e la proposta viene ritirata.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Ottobre 2004
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