Inquinamento, occorre la collaborazione dei cittadini

Sindaco e assessore chiedono ai saronnesi di fare attenzione all’uso del riscaldamento

«I dati vanno letti ed analizzati nella loro interezza, e non presi interpretandoli in maniera del tutto personale». L’Assessore all’Ambiente, Parchi e Giardini, Sergio Giacometti, risponde così alle critiche sollevate dagli Ambientalisti saronnesi, i quali affermano che Saronno è la città più inquinata della Lombardia. «La questione è vecchia di un anno e le polemiche sono sterili – continua l’assessore – credevamo di aver chiarito e documentato la cosa già a suo tempo. Invece si continua a confondere le idee, strumentalizzando la situazione».

Precisa Giacometti: «I dati in nostro possesso, è vero, indicano che in diverse occasioni si è superata la soglia di attenzione riguardo all’inquinamento delle polveri sottili. Ma non è stato detto che in tutta la Lombardia è accaduto questo, con le concentrazioni di pm10 che sono salite dappertutto, in maniera omogenea».

«Il dato di Saronno – spiega l’assessore – era in quelle occasioni il più alto, ma già in passato avevamo chiarito un fattore fondamentale: le centraline esistenti nel nostro territorio sono di recente concezione, più sensibili di quelle in uso in gran parte delle altre città. Guarda caso, a Trezzo d’Adda i valori sono stati assai simili ai nostri, se non superiori; nelle altre città dove sono in funzione strumenti più obsoleti, i valori erano più bassi. Si osservi inoltre la tendenza generale: quando i valori sono saliti a Saronno, sono saliti anche altrove, mentre la diminuzione, che pure si è registrata in tutto il resto dei comuni (almeno quelli che rilevano questo tipo di dati) da noi è stata in proporzione molto più marcata. Fermo restando che la concentrazione dei pm10 è fortemente condizionata dalle condizioni atmosferiche, resta il fatto che, dati alla mano (e interpretati con attenzione, e non sommariamente) Saronno soffre certamente del problema, ma purtroppo come tutte le altre città della Lombardia».

Il Sindaco, Pierluigi Gilli, ribadisce che «stante la generalità del fenomeno, occorrono interventi di natura ampia e strutturale, che nessun singolo Comune può eseguire da solo in modo utile e credibile: Regione, Province e Comuni, da una parte, e tutti i cittadini, dall’altra, devono compiere uno sforzo serio che comporti anche un cambiamento di mentalità».

«Le polemiche localistiche  – continua il Sindaco – non servono a nulla, se non a confondere le idee ed a spargere allarmi spropositati: sembra quasi che, invece di far fronte comune per un bene di importanza collettiva, ci si bei con gusto a voler spargere altri veleni – di natura pseudo politica -, di cui non si sente davvero il bisogno. Piuttosto sarebbe bene, sin da ora, cercare di limitare l’uso degli impianti di riscaldamento (che sono i maggiori responsabili del peggioramento della qualità dell’aria), nonché delle automobili: un tentativo di collaborazione che parte da tutti noi, singoli cittadini».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Ottobre 2004
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