L’arabo arriva sui banchi di scuola
Il corso si terrà nella scuola elementare Pascoli. Un progetto pilota che ha coinvolto strutture pubbliche e associazioni private
Varese non è Milano e viale ippodromo non è via Quaranta, ma la strada dell’integrazione è per tutti la stessa: la salvaguardia delle identità culturali. È questa la logica che sta dietro il primo corso di arabo per bambini stranieri, ma aperto a tutti, introdotto in una scuola pubblica. Si tratta di un progetto pilota, promosso da più soggetti e associazioni: Csa (Centro servizi amministrativi di Varese, ex provveditorato agli studi) e Istituto comprensivo Varese 2 Pellico, di cui la scuola Pascoli fa parte, comunità di tunisini presente in provincia, Anolf-Cisl (Associazione nazionale oltre le frontiere) e Consolato tunisino, che si accollerà le spese per l’insegnante di madrelingua. Il corso esiste da tre anni, ma è la prima volta che si svolge in una scuola elementare pubblica e in collaborazione con i vertici della struttura varesina.
(sopra, da sinistra : Karina Gasco, Ridha Tlilli, Sergio Moia, Margherita Giromini, Zouheir El FHafsi, Mohamed Ben Jebbaz)
«È proprio questa la grande novità – sottolinea la dirigente scolastica Margherita Giromini -. È un primo passo importante verso l’integrazione e la conoscenza di altre culture. È inoltre necessario garantire una formazione alla pari per gli alunni di origine straniera e permettere a chiunque la comprensione di culture e tradizioni diverse dalla propria. Questo è il motivo per cui abbiamo in programma di attivare in futuro altri corsi di arabo e di cinese, per insegnanti e genitori».
«Bisogna ricordare – aggiunge Sergio Moia, presidente dell’Anolf-Cisl di Varese- come il progetto sia nato dalla forte e piena collaborazione di più soggetti, pubblici e privati. Noi, come Anolf, garantiremo tutta la nostra esperienza nella mediazione culturale sia a questo progetto che a quelli futuri».
La scelta del Csa non è caduta a caso sull’Istituto comprensivo Varese 2 Pellico, che conta 76 alunni stranieri (per lo più magrebini, albanesi e cinesi) su un totale di 770 studenti. Una media relativa alta, rispetto al 7 per cento, che è la media complessiva degli alunni stranieri dall’asilo alle scuole medie inferiori. La comunità tunisina, composta da circa 1400 persone, è presente da molti anni sul nostro territorio e i contatti con il consolato sono molto attivi, come dimostra la recente visita a Varese del console Abderrazak Ben Fredj.
Ogni sabato pomeriggio, dunque, e per tutto l’anno scolastico, 20 bambini, quasi tutti di origine tunisina e qualcuno nato da matrimoni misti, varcheranno il cancello della scuola Pascoli per incontrare il loro maestro di arabo Abdelkerim Suissi. (foto sopra)
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