La musica non ha confini, seconda edizione per Festival Giuditta Pasta

Due mesi di spettacoli e concerti tra i teatri di Saronno, Como, Gallarate, Jerago e Villa Recalcati. Presentato il programma dell’iniziativa. Premio alla carriera al jazzista Giorgio Caslini

Musica classica, jazz, acustica e molto altro ancora per le numerose iniziative in programma per la seconda edizione del Festiva Giuditta Pasta, organizzato dall’omonimo teatro saronnese. Iniziativa che, lo scorso anno, ha raccolto diversi consensi in tutta l’area del Varesotto e del Comasco. Oggi a Villa Recalcati a Varese, sede della Provincia, è stato presentato il programma dell’iniziativa che avrà inizio a fine ottobre con la consegna del premio annuale alla carriera al noto jazzista Giorgio Caslini e che si concluderà, al teatro delle Arti di Gallarate, il 14 dicembre con un itinerario attraverso la musica tradizionale irlandese e scozzese.

Infatti, la particolarità del Festival Giuditta Pasta è proprio quella di essere itinerante. Oltre le diverse tipologie di musica e il grande spazio lasciato a giovani ed emergenti, l’iniziativa toccherà insieme al teatro di Saronno, anche il teatro Carducci di Como, il delle Arti di Gallarate, Villa Recalcati a Varese, l’Auditoium di Jerago con Orago. Tutte città che hanno anche dato il patrocinio alla manifestazione.
«Siamo orgogliosi di ospitare la presentazione di una così importante manifestazione – ha dichiarato l’assessore provinciale Graziella Giacon -. Spero che questa collaborazione possa proseguire anche in futuro». «Siamo alla seconda edizione di questo festival – ha illustrato il presidente del Teatro di Saronno, Matteo Telaro, presente insieme all’assessore alla cultura Massimo Beneggi -. Giuditta Pasta è stata la prima “cantatrice” della storia, ma non solo: il suo impegno civile è stato notevole anche al tempo del Risorgimento. Con questo Festival vogliamo sicuramente fare omaggio a uno dei più noti personaggi a cui Saronno ha dato i natali».

«La manifestazione si propone di essere un festival a 360 gradi – ha illustrato il direttore artistico Roberto Porroni -. Abbiamo creato concerti tematici per dare un maggior senso culturale a ogni iniziativa perché è importante far riflettere gli spettatori e dare un senso, una direzione e una linea a un’iniziativa di questo tipo. Esattamente come la vita della Pasta».
L’organizzazione dell’iniziativa ha avuto particolare attenzione a piccoli dettagli, non meno importanti del contenuto, come i prezzi e la possibilità di effettuare prenotazioni: «Chiunque potrà prenotare gli spettacoli on-line – ha illustrato Monica Colombini, direttrice artistica del teatro Giuditta Pasta di Saronno -: è un possibilità molto importante per un festival itinerante. Inoltre è stata mantenuta una politica di prezzi molto attenta, sempre con spettacoli con un ingresso compreso tra i 5 e i 10 euro. Due a ingresso libero. Una scelta molto importante per il rapporto qualità prezzo».

Il programma

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2004
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