Oggi è sabato grasso
La legge di Murphy: una decina di anni fa venne battezzato così un principio in base al quale se esiste una probabilità che un evento infausto si avveri, quello puntualmente si traduce in realtà. Ecco, ci sono momenti in cui viene da pensare che Varese viva sotto il perenne e sfigatissimo influsso delle legge di Murphy. Giudicate voi.
GIU’ LA MASCHERA – Una volta, come orizzonte politico, si prendevano a modello le socialdemocrazie scandinave, oppure il senso di tolleranza dell’Inghilterra o dell’Olanda. Oggi il faro del nostro agire sono Drezzo e Biandronno: in questi pensatoi politici decidono di abolire per decreto il burqa? E Varese si adegua al volo, con una bella mozione presentata dalla Lega Nord, preoccupata – testuale – dall’inquietante strappo alla legalità che il velo islamico rappresenta. Dunque riassumiamo: il partito che ha votato senza fare un plisset tutte le leggi Cirami, Schifani, salvasilvio e ammazzaprocessi, tutte le leggi che – scusate il termine – hanno orinato sul senso di legalità di un’intera nazione, quel partito si presenta adesso a noi accigliato e compunto come un gufo, indignato da un pugno di poverette costrette a vivere sepolte sotto un velo dalla loro religione. Avanti, un briciolo di decenza…
ZELIG SHOW – A proposito di senso della legalità, segnaliamo l’esilarante proposta del sindaco Fumagalli, che vuole revocare il permesso di soggiorno agli extracomunitari che non pagano il biglietto sull’autobus. E’ una castroneria che non sta né in cielo né in terra (giusto o sbagliato, oggi non possono essere allontanati dall’Italia nemmeno gli accusati d’omicidio, figuriamoci quelli che viaggiano gratis sul pullman) che viene per giunta attribuita anche a prefetto e questore. Persino i mass media – con l’eccezione della Prealpina – non abboccano all’amo e stendono un pietoso burqa sulla sparata. Domanda: visto che la disciplina sta tanto a cuore a Palazzo Estense, quali ritorsioni verranno adottate contro le centinaia di automobilisti – molto più che i “portoghesi” – che non pagano le multe?
UN SANO ESERCIZIO DI COMUNISMO -Se diciamo che mettere un pediatra al vertice di un’azienda pubblica di trasporti non è il massimo della vita verremo chiamato a rispondere delle purghe staliniane o dell’invasione di Praga? Se diciamo che oggi, qui, a Varese c’è una lottizzazione che la Roma della Prima Repubblica era una un giardino d’infanzia verremo tacciati di diserzione antioccidentale e complicità con Bin Laden? Intanto noi lo diciamo, poi staremo a vedere…
CHIUSURA IN ALLEGRIA – In una settimana così pirotecnica è passato inosservato un episodio minore: un comunicato di Palazzo Estense annuncia che nelle mense scolastiche di Varese, ai bimbi di prima elementare verranno proposte quest’anno, in nome della tradizione, novità gastronomiche come la polenta e bruscitt. E perché non nervetti con cipolle o un bel fiasco di Valcalepio? Il fondamentalismo padano conduce anche a queste gag, che i bambini vengono sottoposti a una dieta da muratore sul ponteggio. Sempre in nome della tradizione.
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