Povertà nel mondo: una sfida alla globalizzazione

Il 22 e 23 ottobre si svolge la sessione annuale del World Political Forum

La globalizzazione porta vantaggi ai Paesi poveri e in via di sviluppo che a essa si aprono. A sostenerlo uno studio elaborato dalla Banca Mondiale (Globalization, Growth and Poverty: Building an Inclusive World Economy) che ha analizzato il tasso di crescita dell’economia mondiale ripartendo i Paesi in tre grandi aree: quella dei paesi ricchi, quella dei paesi poveri “più globalizzati” e quella dei paesi poveri “meno globalizzati”. I primi sono cresciuti ad un tasso annuo del 2 per cento, i secondi hanno registrato un tasso di crescita del 5 per cento, i terzi infine hanno avuto una crescita negativa pari a meno 1 per cento all’anno. Come dimostra empiricamente questo studio tra i paesi poveri esiste ormai un gruppo di paesi emergenti (tra cui Cina, India, Vietnam), tre miliardi di persone in tutto, che sono già entrati nel circuito del mercato globale, con tassi di crescita assai superiori a quelli dei paesi ricchi e una forte e diffusa diminuzione della povertà.

A questi dati di fatto corrispondono però altri dati di fatto: in un mondo globalizzato a una rapida diffusione della crescita economica, corrisponde infatti un’altrettanto rapida e più profonda diffusione delle crisi. Lo dimostra il disordine finanziario avvenuto nell’Asia orientale tra il 1997 ed il 1999: dopo essersi esteso in ondate successive e con modalità diverse, alla Russia, al Brasile e a molti altri Paesi emergenti, ha provocato un "buco" nella crescita prevista per il 1998-1999 di entità paragonabile alla produzione annua della settima tra le grandi potenze dei Paesi avanzati, lasciando senza lavoro oltre 13 milioni di individui.

Si tratta di due facce della globalizzazione dai risvolti totalmente differenti le cui conseguenze verranno prese in esame nel corso dei lavori della sessione annuale del World Political Forum “La povertà nel mondo: una sfida alla globalizzazione” in programma a Stresa il prossimo 22 e 23 ottobre grazie al sostegno di Regione Piemonte, della Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria e della Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino. A discuterne oltre settanta prestigiosi personaggi politici, della cultura, dell’economia e personalità religiose di oltre venticinque diversi Paesi tra cui il premio nobel per la pace e Presidente del WPF, Mikhail Gorbaciov, il Vice Presidente del Sud Africa Jacob Zuma, l’ex segretario generale dell’ONU Boutros Ghali, l’ex Primo Ministro del Pakistan Benazhir Bhutto, l’ex Primo Ministro francese Lionel Jospin, il direttore generale del WTO Mike Moore, l’economista americano Jeffrey Sachs, il Vice Ministro agli Affari Sociali argentino Daniel Arroyo, il Sottosegretario all’Economia Sociale in Brasile e consigliere economico di Lula Paul Singer, il Sottosegretario ONU ai paesi in via di sviluppo Anwarul Chowdhury, il direttore del programma ONU UN-HABITAT, Anna Kajumulo Tibaijuka, l’ex segretario generale dell’Unione Africana Amara Essy.

La prima giornata di lavori (22 ottobre) si articolerà nelle seguente sessioni:

“Povertà: un retaggio, una calamità o una fatalità”. Presieduta da Piero Bassetti, Presidente di Globus et Locus, la prima sessione prevede gli interventi di Anwarul K. Chowdhury, Sottosegretario Generale e Alto Rappresentante per i Paesi in via di sviluppo delle Nazioni Unite, Olusegun Obasanjo, Presidente della Repubblica di Nigeria, Benazir Bhutto, ex Primo Ministro del Pakistan, Hans-Dietrich Genscher, ex Ministro tedesco per gli Affari Esteri.

“I nuovi ghetti del mondo”. Presieduta da Pascal Chaigneau, Direttore del CEDS (Centre d’Etudes Diplomatiques et Stratégiques), la seconda sessione prevede gli interventi di Boutros-Boutros Ghali, ex Segretario Generale delle Nazioni Unite, Mustapha Cherif, ex Ministro per l’Educazione e Professore di Filosofia Politica presso l’Università di Algeri, Inder Kumar Gudjral, ex Primo Ministro indiano, Keba Mbaye, ex Vice-Presidente della Corte Internazionale di Giustizia e del senatore francese Jacques Ralite.

“Dalla frustrazione alla violenza: fallimenti politici, rischi per la sicurezza”.
Presieduta dal parlamentare europeo Giulietto Chiesa, la terza sessione di lavori prevede gli interventi di Abdel Salam Majali, ex Primo Ministro della Giordania e Presidente IAS; Andrea Riccardi, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, Milos Zeman ex Primo Ministro della Repubblica Ceca, Pierre Joxe membro del Consiglio Costituzionale francese.

“I problemi della globalizzazione: trionfi a breve termine, catastrofi a lungo termine?”.
Presieduta da Roberto Savio, fondatore di TIPS, la quarta sessione di lavori prevede gli interventi di Riccardo Petrella, Professore Università di Louvain, Lionel Jospin ex Primo Ministro francese, Mike Moore, Direttore Generale del WTO, Jeffrey Sachs, Direttore dell’Earth Institute, Victor Bulmer-Thomas, Direttore del Royal Institute of International Affairs , Antje Vollmer, Vice-Presidente del Bundestag tedesco.

La seconda giornata di lavori (23 ottobre) si articolerà invece nelle seguente sessioni:

“Soluzioni nazionali: esperienze, speranze, limiti”.
Presieduta dal Tom Gehrels, docente presso l’Università di Tucson, la prima sessioni di lavori prevede gli interventi di , Vice Presidente del Sud Africa, Paul Singer, Sottosegretario all’Economia Sociale in Brasile e consigliere economico di Lula, Natalia Rimashevskaya, Direttore dell’Accademia delle Scienze russa e dell’Istituto di Studi Socio-Economici sulla Popolazione, Jacques Attali, Daniel Arroyo, Vice-Ministro agli Affari Sociali dell’Argentina, Jiang Ming Jun, Co-Presidente del programma ONU UN-HABITAT, Silvia Borren, Direttore della NOVIB.

“Strategia internazionale: sviluppo sostenibile o programmi di carità?”.
Presieduta dal Presidente del Comitato Scientifico del WPF, Andrei Grachev, la seconda sessione di lavori prevede gli interventi di Michel Rocard, ex Primo Ministro francese, Jean-Francois Rischard, Vice-Presidente per l’Europa della Banca Mondiale, Anthony Jones, Professore di Sociologia all’Università di Boston e Direttore della Gorbaciov Foundation of North America, Hans d’Orville, Direttore dell’Ufficio per la Pianificazione Strategica dell’UNESCO, Indrajit Banerjee, Segretario Generale AMIC, Singapore, Mercedes Bresso, membro del Parlamento Europeo.

A seguito del convegno “Lo Stato e le religioni” svoltosi a Torino lo scorso 7 maggio, il seminario “Justified War, Iraq, and the Reform of the United Nations” tenutosi il 20 maggio a Londra presso la House of Lords, il convegno “United Europe facing the changing world” svoltosi a Monaco il 24 e 25 giugno, la sessione di Stresa si presenta come l’ultimo appuntamento in calendario nell’agenda 2004 del World Political Forum.

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Pubblicato il 14 Ottobre 2004
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